Il premier alla Camera alla vigilia del Consiglio Ue: «Migranti, ecco come supereremo Dublino»

Mercoledì 27 Giugno 2018
Il premier alla Camera alla vigilia del Consiglio Ue: «Migranti, ecco come supereremo Dublino»

Il Governo, «in Europa parla con una voce sola ferma e risoluta». Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, riferendo alla Camera in vista del consiglio europeo di domani e dopodomani a Bruxelles. 

Ma dall'Unione europea fanno sapere che «Non c'è ragione di credere che si possa raggiungere rapidamente a un accordo» per la riforma del regolamento di Dublino sull'asilo.

Questa l'indicazione giunta da fonti europee alla vigilia del summit dei leader Ue che si occuperà del tema migranti. A quanto si è appreso, il vertice dovrebbe chiedere alla prossima presidenza di turno dell'Ue, cioè all'Austria, di proseguire il lavoro avviato, ma senza fissare una scadenza perché non ci sono le condizioni.

«Il regolamento di Dublino va superato perché non ci sono più dubbi che sia inadeguato a gestire flussi migratori» ha aggiunto Conte illustrando davanti alla Camera al completo la proposta dell'Italia presentata domenica e sottolineando che solo il «7%» dei migranti in arrivo sono rifugiati.

La bozza di proposta» preparata per il vertice di domenica scorsa «risultava inadeguata, era una bozza che andava contro l'interesse dell'Italia, e ottenendo il ritiro di questo testo l'Italia ha avuto un primo riconoscimento significativo».

«L'apporto dell'Italia può rendere il Consiglio europeo uno spartiacque, dobbiamo fare in modo di disegnare l'Europa che vogliamo».

Dal finanziamento del Trust Fund Africa al rafforzamento delle frontiere esterne fino al principio secondo cui chi sbarca in Italia sbarca in Europa: così il premier illustra i dieci punti della proposta italiana portata al tavolo del vertice dei 16 Paesi Ue domenica scorsa.

«Le coste italiane sono coste europee, il criterio del Paese di primo arrivo va rivisto e superato, non possiamo portare tutti in Italia e Spagna».


Il vertice Ue, «il primo di questo governo arriva in un momento in cui è sempre più evidente l'urgenza di rispondere agli aspetti reali della vita del cittadino con proposte concrete, senza tentennamenti e ambiguità, paure. Mi riferisco a questa determinazione quando parlo di quel cambiamento nel metodo e nella sostanza che ho annunciato di fronte a queste camere e che mi sono impegnato a proporre in tutti i contesti internazionali ed europei». 

«Per avere un'Europa più forte abbiamo bisogno di un'Europa più giusta e più equa». «L'attuale assetto Ue non garantisce una tassazione equa, soprattutto per le industrie del web, vogliamo tassare i profitti generati negli Stati membri ridistribuendoli nelle comunità che hanno contribuito a generarli».

«L'Italia è un contributore netto del bilancio Ue pensiamo di meritare maggiore attenzione», ha detto ancora Conte riferendo alla Camera e citando i dati Istat sulla povertà in Italia. Nel dibattito sul prossimo bilancio europeo, ha aggiunto, «proporrò che il negoziato riservi un'attenzione finanziaria più sostanziale dei fondi europei destinati all'inclusione sociale e il fondo sociale europeo che potrebbe finanziare la riforma sull'impiego, il bilancio 2021-2027 è uno strumento chiave per raggiungere questo traguardo».

Alla Nato «l'UE resta strettamente legata, così come il nostro Paese», ha aggiunto Conte.

«Non vogliamo un Fondo Monetario Europeo che, lungi dall'operare con finalità perequative, finisca per costringere alcuni paesi verso percorsi di ristrutturazione predefiniti, con sostanziale esautorazione del potere di elaborare, in autonomia, politiche economiche efficaci». 

«Siamo contrari - ha sottolineato il premier - ad ogni rigidità nella riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità, soprattutto perché nuovi vincoli al processo di ristrutturazione del debito potrebbero contribuire, proprio essi, all'instabilità finanziaria anziché prevenirla. Non vogliamo pericolose duplicazioni con i compiti della Commissione europea per la sorveglianza fiscale, che rischierebbero peraltro di delegittimare la base democratica di queste funzioni essenziali per la stabilità finanziaria».


 

Ultimo aggiornamento: 16:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA