Cannabis, oggi in aula testo per la legalizzazione. Non c'è intesa, verso il rinvio

Domenica 24 Luglio 2016
Cannabis, oggi in aula testo per la legalizzazione. Non c'è intesa, verso il rinvio

Il disegno di legge sulla legalizzazione della cannabis approda oggi in aula alla Camera senza una intesa sul testo. Si preannuncia quindi difficile il percorso della proposta (LEGGI IL TESTO) messa a punto da un gruppo trasversale di oltre 200 parlamentari guidati da Benedetto Della Vedova, ex radicale entrato in Senato con Scelta civica e ora nel gruppo misto, sottosegretario agli Esteri.

Il nuovo testo prevede la coltivazione di cannabis per uso personale fino a 5 piante di sesso femminile, mentre per la detenzione il tetto massimo è di 5 grammi all'esterno innalzabili a 15 grammi in casa. Restano proibiti e puniti lo
spaccio e il consumo. Il commercio è consentito in regime di monopolio statale per la coltivazione delle piante, preparazione e vendita al dettaglio.

Quella sulla legalizzazione della cannabis sarà dunque probabilmente l'ultima battaglia parlamentare prima della pausa estiva. Tra scontri e polemiche il ddl arriva senza mandato al relatore. Le commissioni Giustizia e Affari sociali, dove era all'esame, davanti alla presentazione di 1.700 emendamenti (1.300 di Ap) hanno preferito uno stop senza nemmeno leggerli. Le proposte di modifica torneranno tutte in Aula, anzi sembra che si arriverà addirittura a 2.000 emendamenti. Dai centristi verranno sollevate anche pregiudiziali di costituzionalità e di merito. Prima di settembre non si inizierà quindi a votare e un ricorso alla fiducia è da escludere, per ora dunque solo scintille tra le forze in campo.

L'esame del ddl sulla cannabis ricalca la dinamica di quello sulle Unioni civili: quando si affrontano temi etici le posizioni personali non rispecchiano fedelmente quelle degli schieramenti politici. A puntare i piedi sono infatti i parlamentari di Ap ma anche i cattolici del Pd, un'opposizione trasversale che già ha cominciato ad affilare le armi. Usciti di scena i relatori, Daniele Farina (Si) per la commissione Giustizia e Anna Margherita Miotto (Pd) per la commissione Affari Sociali, si ricomincia daccapo, ma per i parlamentari che lo hanno sostenuto (220 deputati e 73 senatori) essere arrivati in Aula è già un successo. «È comunque un fatto storico», commenta Della Vedova.

A riassumere le posizioni dei contrari al ddl è il ministro della Salute beatrice Lorenzin: «Alcol e droga sono una piaga. Non diciamo solo no alla liberalizzazione della cannabis, diciamo no a tutte le dipendenze: droga, alcol, gioco». «Atteggiamento illiberale tipico di quella forza politica e del Governo», è la replica del leader di Possibile Pippo Civati. Intanto i radicali annunciano una raccolta di firme, con un banchetto allestito davanti Montecitorio, per presentare una proposta di legge di iniziativa popolare, che prevede una legalizzazione ancora più forte. 

Cosa dice il ddl
Sarà possibile la coltivazione della cannabis per uso personale. Un via libera che prevede la possibilità «a persone maggiorenni» della «coltivazione e detenzione personale di piante di cannabis di sesso femminile nel limite di cinque e del prodotto da esse ottenuto». 

«Chiunque intenda coltivare cannabis ai sensi del periodo precedente - si legge nel testo - invia, allegando la copia di un documento di identità valido, una comunicazione all'ufficio regionale dei monopoli di Stato territorialmente competente, recante l'indicazione dei propri dati anagrafici e del luogo in cui intende effettuare la coltivazione».

Detenzione e consumo
Verrà consentita, ma solo ai maggiorenni, la detenzione di 5 grammi di cannabis (15 grammi potranno tuttavia essere detenuti in casa). Relativamente al consumo, la legge vieta di fumare prodotti derivati dalla cannabis «negli spazi pubblici o aperti al pubblico e nei luoghi di lavoro pubblici e privati».

Vendita
Lo spaccio resta un reato, è però consentita la commercializzazione della cannabis all'interno di un regime di monopolio statale per la coltivazione delle piante, preparazione e vendita al dettaglio. In pratica lo Stato potrà autorizzare soggetti privati, che si possono riunire in associazioni, i cannabis social club, a coltivare la marijuana e venderla in locali dedicati, sul modello di quanto avviene nei coffee shops europei. 

Via libera all'uso curativo
«È consentita la detenzione personale di cannabis e dei prodotti da essa derivati in quantità maggiori di quelle previste [...], previa prescrizione medica e comunque nel limite quantitativo massimo indicato nella prescrizione medesima». Il medico deve indicare «dose prescritta, posologia e patologia per cui è prescritta la terapia a base di delta-9-tetraidrocannabinolo (Thc)».

Il monopolio di Stato, assume nome «dei tabacchi e della cannabis e dei prodotti da essa derivati». Il ministero dell'Economia stabilirà «livello delle accise, il livello dell'aggio per la vendita al dettaglio, nonché il prezzo di vendita al pubblico», sempre in capo al Mef le competenze per «la vendita al dettaglio della cannabis e dei suoi derivati, determinando la tipologia degli esercizi autorizzati e la loro distribuzione nel territorio». 

Il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, disciplina invece «le modalità e i criteri di individuazione delle superfici agricole utilizzabili per la coltivazione della cannabis soggetta al monopolio di Stato, avendo riguardo all'esigenza di privilegiare aree economicamente depresse e, in ogni caso, escludendo la sostituzione di colture destinate all'alimentazione umana o animale». I proventi ricavati dall'attuazione delle nuove norme «sono destinati al Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga».

No alla pubblicità 
«È vietata la propaganda pubblicitaria, diretta o indiretta, della cannabis e dei prodotti da essa derivati - si legge nel testo -. In caso di violazione al responsabile si applica la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da euro 5.000 a euro 25.000. Non costituiscono propaganda le opere dell'ingegno non destinate alla pubblicità».

 

Ultimo aggiornamento: 25 Luglio, 13:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA