«Non accetteremo che vengano rimessi in discussione il quadro normativo e i diritti per i cittadini, le imprese, l'ambiente e tutta la collettività». È l'avvertimento lanciato al Regno Unito dal capo negoziatore europeo per la Brexit, Michel Barnier, intervenendo al convegno organizzato dal Messaggero Obbligati a crescere - L'Europa dopo la Brexit.
«Il 30 marzo 2019 alle ore 24 il Regno Unito diventerà uno Stato terzo. Uscirà con un accordo o senza? Prima di intraprendere qualsiasi decisione dobbiamo trovare il modo di organizzare questo divorzio nel migliore dei modi. Le priorità sono tre: tutelare i diritti dei cittadini europei nel Regno Unito e viceversa, sottoporre ai contribuenti dei conti giusti perché non accetteremo di pagare in 27 ciò che ci si è impegnati a pagare in 28 e mantenere la stabilità e il dialogo in Irlanda», ha poi detto Barnier.
«So facendo il giro delle 27 capitali europee e sto registrando un grande senso di responsabilità comune e una seria unità d'intenti che è fondamentale per il successo del negoziato», ha continuato Barnier. «L'unità - ha aggiunto - è interesse dei 27, ma anche della Gran Bretagna per avere un recesso ordinato, mantenere una collaborazione proficua sui diritti dei cittadini, sulla sicurezza e lo sviluppo».
«Dobbiamo arrivare a un accordo con la Gran Bretagna per un recesso ordinato dall'Ue.