Bonino: «Ci apparentiamo con il Pd per impedire la vittoria di chi non vuole l'Europa»

Sabato 20 Gennaio 2018
Bonino: «Ci apparentiamo con il Pd per impedire la vittoria di chi non vuole l'Europa»

«Abbiamo scelto l'apparentamento della nostra lista con quella del Pd perché abbiamo messo al centro la valorizzazione dell'agenda europeista» e per «impedire la vittoria di chi non vuole l'Europa».

Lo ha detto la leader di +Europa, Emma Bonino, in quella che ha definito uno «statement, non una conferenza stampa» in cui ha annunciato l'apparentamento della Lista +Europa con il Pd. «Potevamo fare anche un corsa solitaria e ce lo hanno consigliato in molti: la tentazione è stata forte ma abbiamo ben chiaro che gli avversari da battere sono innanzitutto i nazionalisti antieuropei, quelli che parlano di difesa della razza bianca, che danno messaggi xenofobi», «gli amici della Le Pen e di Orban», ha spiegato Bonino.
 

«Vedo che mia popolarità tra i politici è piuttosto alta: è un riconoscimento non tanto alla mia persona ma alla mia storia e alle mie battaglie - ha detto ancora - Però vorrei aggiungere una cosa: magari, amatemi di meno ma... votatemi di più».

Quindi Bonino ha sottolineato che «la vera sovranità è quella che condividiamo in Europa: la sovranità nazionale di Salvini e Di Maio è una sovranità di carta, pericolosa, fuori dal tempo e dall'Europa»: +Europa in campo serve anche a dire «No a referendum fasulli, per uscire dalla moneta unica o doppie monete».

«La nostra non è la Lista Bonino-Tabacci ma molto di più: è l'unica novità di questa elezione, l'unico progetto serio», ha affermato, «Quando siamo partiti, in splendida solitudine, dicendo che le elezioni in Italia sarebbero state un confronto tra europeisti e sovranisti, tra chi vuole la società aperta e chi vuole rilanciare il nazionalismo, sembravamo dei signori eccentrici, lontani dalla politica reale» continua Bonino che sottolinea le radici di questo progetto: «Noi siamo radicali, liberali, democratici, federalisti europei. Nel nome di Altiero Spinelli, di Marco Pannella, di Alcide de Gasperi e di Luigi Einaudi abbiamo sempre creduto nell'integrazione europea e lavorato perché si possa arrivare agli Stati Uniti d'Europa».

Ultimo aggiornamento: 16:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA