Berlusconi vede Salvini: «Fermati e poi votiamo»

Martedì 15 Maggio 2018 di Emilio Pucci
Berlusconi vede Salvini: «Fermati e poi votiamo»
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I pontieri sono riusciti ad abbattere il muro di indifferenza tra Silvio e Matteo. Ieri Berlusconi e Salvini, dopo giorni di gelo, sono tornati a vedersi. E a capirsi. Un incontro mattutino ad Arcore, il tempo per il segretario del Carroccio di rassicurare l'alleato. «Sto provando a formare un governo, ma se permangono i veti di Di Maio torniamo al piano B, alle elezioni», la mano tesa del giovane Matteo. Che non a caso, dopo l'incontro con il Capo dello Stato, ha rilanciato sulla solidità del centrodestra, ringraziando il Cavaliere e Meloni per non aver strappato con la Lega.

LE POSIZIONI
L'ex premier è convinto che le difficoltà di questi giorni tra M5s e il partito di via Bellerio siano solo un antipasto di quello che verrà. E allora ha lanciato un avvertimento al suo ospite: «Matteo rischi di farti male, fermati ora. Se fallisci con Di Maio, agli occhi degli italiani sarà anche colpa tua. Andiamo insieme alle elezioni ad ottobre e supereremo facilmente il 40%». Berlusconi ha promesso al segretario della Lega di voler rispettare la parola data. Pubblicamente non criticherà l'operato del partito di via Bellerio. Ma a suo dire è arrivato sul serio il momento da parte sua di fare una riflessione su quanto sta accadendo.

Ritiene che lo spettacolo di ieri, con Salvini e Di Maio che «hanno sfruttato la vetrina del Quirinale per fare campagna elettorale» sia stato pessimo. Un segnale di poco rispetto per le istituzioni, ma soprattutto la testimonianza che con M5s non si può governare. E' assurdo - questa la tesi del Cavaliere - che il Movimento 5 stelle sottoponga agli iscritti alla piattaforma Rosseau un contratto di governo bloccando il Paese, è stupefacente che M5s e Lega non riescano a trovare un accordo su un profilo politico per palazzo Chigi e propongano nomi che il Quirinale non può certo accettare. «Salvini continua a ripetere l'ex presidente del Consiglio ai collaboratori non ha più alibi. Si sta rendendo conto che ho ragione. Trattare con i Cinque stelle è impossibile».

Sembrava fosse iniziata una vera e propria guerra tra Silvio e Matteo. Ieri è arrivato il primo chiarimento. A Berlusconi non conviene strappare con il partito di via Bellerio. Non ha un percorso alternativo all'orizzonte. «Dobbiamo ha detto il Cavaliere all'alleato superare le incomprensioni di questi giorni. Comincia però a considerare la possibilità di chiudere con i 5 stelle». Del resto Forza Italia ha abbandonato ogni tentennamento: «La speranza è che chi deve riflettere, rifletta bene e in fretta ed eviti ogni corresponsabilità», sottolinea Giacomoni, fedelissimo di Berlusconi. E anche il portavoce dei gruppi azzurri Mulè è tranchant: «Salvini prenda atto del rischio di chiudere un accordo di governo con i 5stelle». «Avevamo messo in guardia la Lega», afferma anche Gelmini. Tutti sulla stessa linea di Meloni: «Fossi in Matteo ha detto ieri la presidente di Fdi farei attenzione prima di chiudere un accordo con M5S».

L'ALTERNATIVA
Se la Lega, invece, dovesse proseguire con le trattative con Di Maio, Forza Italia sarebbe pronta ad imboccare la via dell'opposizione. Soprattutto se a spuntarla per palazzo Chigi non dovesse essere il leghista Giorgetti ma un tecnico grillino. Nessun atteggiamento pregiudiziale. Anzi, l'arma iniziale dovrebbe essere quella dell'astensione. Poi però le mani libere. «Se Salvini è convinto di andare avanti non gli metterò i bastoni tra le ruote, ma se cadrà rimarrà solo», taglia corto Berlusconi con i fedelissimi.
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