Turchia, decine di arresti alla manifestazione del primo maggio. La polizia spara lacrimogeni

Lunedì 1 Maggio 2017
Turchia, decine di arresti alla manifestazione del primo maggio. La polizia spara lacrimogeni
Circa 70 persone sono state arrestate dalla polizia a Istanbul in seguito agli scontri tra manifestanti e autorità scoppiati durante una protesta organizzata in occasione del primo maggio. Secondo l'emittente Ntv, gli agenti hanno utilizzato i gas di lacrimogeni nel quartiere Mecediyekoy contro un gruppo di manifestanti che tentava di raggiungere Piazza Taksim, centro delle proteste anti-governative del 2013, nonostante il divieto di riunirsi imposto dal governo. La Turchia celebra il Labor Day, due settimane dopo un referendum che ha rafforzato significativamente i poteri del presidente Recep Tayyip Erdogan.

Le manifestazioni per il primo maggio a Taksim Square sono state vietate negli ultimi anni, anche se i sindacati legati al governo sono stati autorizzati a comparire per rilasciare brevi dichiarazioni. L'agenzia di stampa Anadolu ha  iferito che oltre 30.000 membri delle forze di sicurezza sono stati dispiegati per controllare la piazza.

Separatamente, migliaia di membri del sindacato d'opposizione al governo di Erdogan, insieme ad altri manifestanti, si sono radunati nel distretto di Bakirkoy, dove una protesta era stata approvata dalle autorità.

L'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Zeid Raad al-Hussein, intanto denuncia «il clima di terrore» in Turchia, dove si susseguono migliaia di arresti ed epurazioni a dieci mesi dal fallito golpe contro il presidente Erdogan. «È molto improbabile che le sospensioni e gli arresti rispetteranno gli standard legali», ha poi sottolineato al-Hussein, nel corso di un briefing a Ginevra, commentando le epurazioni di poliziotti, dipendenti statali e magistrati. E, sull'arresto dei giornalisti, ha detto: «Il giornalismo non è un crimine in Turchia, è una questione a cui il governo deve prestare grande attenzione».


 
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