Strage al mercatino, il procuratore speciale: manipolato il dossier su Anis Amri

Lunedì 3 Luglio 2017
Strage al mercatino, il procuratore speciale: manipolato il dossier su Anis Amri
Retroscena sull'attentato di Berlino, al mercatino di Natale. La polizia tedesca avrebbe manipolato il dossier su Anis Amri, il giovane tunisino responsabile dell'attacco del 19 dicembre scorso, costato la vita a 12 persone, e tra loro una giovane italiana. Lo sostiene il procuratore speciale Bruno Jost, incaricato nei mesi scorsi di indagare su possibili errori commessi dalla polizia in relazione alle attività criminali di Amri, che nei mesi precedenti all'attacco aveva ricevuto un ordine di espulsione dalla Germania.

Il tunisino era sotto sorveglianza con il sospetto di essere un estremista islamico, ma le autorità tedesche non avevano prove sufficienti per arrestato per terrorismo.
Un file a suo nome è stato creato il 17 gennaio scorso, dunque un mese dopo l'attacco, ma, secondo il procuratore, sarebbe stato retrodatato al primo novembre, citando solo piccoli reati legati alla droga. Jost ha tuttavia tenuto a precisare che, nonostante questo, «non è giustificata una generalizzata e indifferenziata condanna della polizia».
Ultimo aggiornamento: 4 Luglio, 17:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA