Regno Unito, l'allarme del governo: l'Isis prepara attacchi chimici in Europa

Lunedì 2 Gennaio 2017 di Cristina Marconi
Regno Unito, l'allarme del governo: l'Isis prepara attacchi chimici in Europa
LONDRA - Isis punta ad «colpire più gente possibile e terrorizzare più gente possibile» e per farlo punta ad utilizzare armi chimiche. Lo ha dichiarato il ministro per la Sicurezza britannico Ben Wallace in un'intervista al Sunday Times, edizione domenicale del Times, sottolineando che i terroristi «non hanno obiezioni morali ad usare armi chimiche contro la popolazione», come dimostrato dai casi della Siria e dell'Iraq, e che «se potessero lo farebbero in questo paese».

LE CELLULE
L'organizzazione terroristica ha la capacità di produrre da solo gas mostarda, come già dimostrato in Medio Oriente, ma non è l'unica ad poter agire: al Qaeda sta riemergendo e sta tornando ad essere una minaccia sempre più credibile. Le autorità marocchine, a febbraio scorso, hanno scoperto e disattivato una cellula in possesso di sostanze chimiche e biologiche tossiche che possono essere utilizzate «sia per fare degli esplosivi artigianali che trasformate in una tossina mortale» e Wallace ha citato anche un rapporto recente di Europol che metteva in guardia contro la minaccia chimica e la potenziale realizzazione delle «peggiori paure di tutti» in termini di vittime e portata dell'attacco.

I SOSPETTI
Secondo il ministro, Isis «non ha obiezioni morali ad usare armi chimiche contro la popolazione e se potesse, lo farebbe in questo paese», ossia il Regno Unito, e per questo ha esortato i cittadini a non abbassare la guardia e a riferire alle autorità qualunque comportamento sospetto in modo da aiutare ad individuare «il nemico interno».
«Ci sono traditori», ha spiegato il ministro al giornale della domenica, mettendo in evidenza i rischi legati alla Russia e alla sicurezza informatica e alla possibilità che qualcuno, anche all'interno del governo, delle forze armate e dei grandi gruppi economici, possa essere corrotto dalle organizzazioni criminali. «La minaccia interna, come la chiamiamo, è reale e può essere sfruttata e ci sono persone che stanno cercando di farlo in questo momento», ha aggiunto, specificando che «se è difficile entrare dalla porta principale, quello che si cerca di fare è di trovare qualcuno all'interno».

Secondo un rapporto del mese scorso gli attacchi convenzionali, con armi da fuoco e esplosivi, rimangono comunque il rischio più concreto. Dopo gli attentati sui trasporti pubblici di Londra nel luglio del 2005, l'unico piano portato a termine è stato la feroce uccisione del fuciliere Lee Rigby nel 2013 da parte di due autoproclamati seguaci di al Qaeda. Attualmente l'allarme terrorismo nel paese è al livello grave dall'agosto del 2014 e questo vuol dire che un attentato è «altamente probabile». Si tratta del penultimo gradino prima di critico, invocato quando un attentato è ritenuto imminente.

LA METROPOLITANA
A dicembre il capo dell'MI6, i servizi segreti internazionali, Alex Younger, ha descritto la minaccia rappresentata da Isis e dai suoi simpatizzanti come «senza precedenti», e l'anno scorso un esperto di armi batteriologiche aveva parlato del rischio di un attentato alla clorina nella metro londinese, sul modello di quello al gas sarin alla metro di Tokyo del 2005.

Andrew Parker, capo dell'MI5, l'intelligence interna, ha detto ad ottobre scorso che sono stati sventati 12 piani terroristici solo dal 2013. Forte dell'esperienza raccolta negli anni del sanguinoso terrorismo irlandese, i britannici prendono la minaccia molto sul serio. Nella notte di Capodanno si è visto un dispiegamento senza precedenti di forze di sicurezza, con più di 3000 agenti in giro per Londra e per la prima volta ci sono stati poliziotti armati anche nella metropolitana.

Con 800 cittadini britannici che sono andati a combattere in Siria, il timore è che alcuni di loro vogliano tornare nel Regno Unito «se Mosul cade e se tutte le altre basi di Isis cadono».
Il conservatore Wallace ha rassicurato sul fatto che le autorità hanno già condotto delle esercitazioni contro la possibilità di un attacco chimico.

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Ultimo aggiornamento: 11:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA