May, il Dup frena: «Ancora nessun accordo, solo colloqui positivi»

Domenica 11 Giugno 2017
May, il Dup frena: «Ancora nessun accordo, solo colloqui positivi»

Nessun accordo di principio, ma solo «colloqui positivi» tra il Dup, il partito della destra unionista nordirlandese, e la premier Theresa May per un possibile sostegno ad un governo di minoranza conservatore britannico. È quanto ha precisato il partito nordirlandese dopo che Downing Street aveva annunciato che era stato raggiunto un accordo di principio. L'annuncio del Dup ha costretto l'ufficio della premier ad un secondo comunicato in cui si precisa che i dettagli dell'intesa saranno resi noti «come e quando» saranno finalizzati.

Secondo il precedente comunicato di Downing Street, i dettagli dell'accordo di principio sarebbero stati definiti in una prima riunione di governo lunedì. Tuttavia, pur definendo i colloqui «positivi», il Dup ha però precisato che le trattative erano ancora in corso: «i colloqui continueranno la prossima settimana per lavorare sui dettagli e per raggiungere l'accordo sulle disposizioni per il nuovo Parlamento», ha detto la leader del partito della destra unionista nordirlandese, Arlene Foster. I 10 deputati del Dup sono decisivi dopo che i Tories hanno perso la maggioranza assoluta alle elezioni di giovedì.

Il partito della destra unionista nordirlandese «agirà nell'interesse nazionale». «Vogliamo fare ciò che è giusto per tutto il Regno Unito.

Così la leader del Dup, Arlene Foster, riferisce SkyNews. La leader ha aggiunto che incontrerà il premier britannico Theresa May il prossimo martedì a Londra.

Il sondaggio. La maggioranza dei britannici vuole le dimissioni della premier Theresa May. È quanto emerge da un sondaggio di YouGov per il Sunday Times, secondo cui il 48% degli intervistati è in favore di una sua uscita da Downing Street dopo le elezioni dell'8 giugno mentre il 38% continua a sostenerla. Alla domanda su chi preferiscono come premier, se la scelta è fra May e il laburista Jeremy Corbyn, gli elettori si spaccano esattamente in due, col 39% dei consensi per ognuno. Da un sondaggio di Survation emerge che il preferito per la successione è Boris Johnson.

Intanto quest'ultimo smentisce di essere in corsa per la leadership dei tory dopo l'esito delle elezioni che ha indebolito la premier Theresa May. "Sciocchezze del Mail on Sunday" ha twittato: «Appoggio Theresa May, andiamo avanti a lavorare». Il quotidiano scrive oggi, citando uno suo stretto collaboratore, che il segretario al Foreign office sta preparando la sua scalata alla premiership.

Al contrario Jeremy Corbyn, in un'intervista esclusiva al Mirror, dice che «Posso ancora essere primo ministro. Assolutamente», ritenendo di poter estromettere Theresa May «in una questione di giorni» dopo il sorprendente risultato alle elezioni di giovedì in Gran Bretagna. «Theresa May è stata a Buckingham Palace, sta tentando di formare un governo. Ora dovrà presentare un programma in Parlamento e noi - ovviamente - lo modificheremo. C'è la possibilità di annullarlo e faremo in modo di spingere per questo», ha detto Corbyn. E ancora: «Abbiamo un mandato per affrontare questioni quali povertà, giustizia e diseguaglianza in Gran Bretagna. Vogliamo porre fine all'austerità e investire in questo Paese ed è quello che faremo. Quasi 13milioni di persone ci hanno votato per farlo. Ecco perché sono qui».

Corbyn afferma che la situazione politica scaturita dal voto di giovedì potrebbe presto portare a nuove elezioni anticipate entro quest'anno o nei primi mesi del 2018. Non si può andare avanti così, ha affermato Corbyn intervistato da Andrew Marr sulla Bbc. L'annunciata alleanza tra Conservatori e Unionisti Democatici irlandesi è per Corbyn una «coalizione del caos» e per questo il Labour «è pronto e in grado di formare un governo». I Laburisti, numeri alla mano, non hanno vinto le elezioni, ha concesso Corbyn, «ma hanno avuto un risultato incredibilmente buono». Il Labour farà valere la sua forza elettorale e Corbyn considera definitivamente affossato il cosiddetto "Great Repeal Bill", il disegno di legge con il quale i Conservatori intendevano abrogare tutte le norme europee assimilate dalla legislazione britannica. Il leader laburista ha inoltre annunciato che proporrà una serie di «sostanziali emendamenti» al "Queen's Speech", il discorso che verrà pronunciato dalla regina all'inaugurazione del Parlamento, contenente le linee guida del programma legislativo del governo. Corbyn vuole che nel discorso sia contenuto un impegno per una «jobs first Brexit», una Brexit che metta al primo posto il lavoro.

Theresa May «è una morta che cammina - è solo di quanto tempo rimarrà nel braccio della morte». Così l'ex cancelliere dello scacchiere, il conservatore George Osborne, all' "Andrew Marr Show" della Bbc.
«Penso che lo sapremo molto presto. Potremmo facilmente arrivare a metà della prossima settimana e tutto crollerà per lei», ha aggiunto.

Ultimo aggiornamento: 12 Giugno, 15:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA