«Penso che Trump non abbia competenze di politica estera internazionale, questo è chiaro, è un imprenditore e governerà con la mentalità imprenditoriale» nello spirito di «aggiustare» le crisi nella regione mediorientale. La sua conoscenza in politica estera è «meccanica». Lo ha affermato il vice ministro degli Esteri iraniano, Kazem Sajjadpour, commentando l'elezione negli Usa del miliardario Donald Trump al Med Forum 2016 in corso a Roma.
Sulle eventuali ripercussioni per la Repubblica islamica in particolare per quanto riguarda l'accordo sul nucleare con il gruppo 5+1, Sajjadpour ha lasciato intendere di non credere che alla fine la nuova Amministrazione Trump arriverà alla rottura. «Trump in campagna elettorale ha detto in più occasioni di volere rinegoziare l'accordo», ma anche, ad esempio, che avrebbe voluto perseguire Hillary Clinton per l'email-gate se fosse diventato presidente. Su quest'ultimo punto, ha «cambiato idea», ha sottolineato il vice ministro.
Secondo Sajjadpour, l'accordo sul nucleare «non è un testo firmato solo da Iran e Usa ma da più Paesi e ratificato dal Consiglio di sicurezza Onu», ma in caso di rottura da parte di Washington, «ogni azione provocherà una reazione», ha avvertito, sostenendo che l' Iran reagirà, come già annunciato dalla Guida Suprema, Ali Khamenei, nei giorni scorsi.
Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 00:50
© RIPRODUZIONE RISERVATA Sulle eventuali ripercussioni per la Repubblica islamica in particolare per quanto riguarda l'accordo sul nucleare con il gruppo 5+1, Sajjadpour ha lasciato intendere di non credere che alla fine la nuova Amministrazione Trump arriverà alla rottura. «Trump in campagna elettorale ha detto in più occasioni di volere rinegoziare l'accordo», ma anche, ad esempio, che avrebbe voluto perseguire Hillary Clinton per l'email-gate se fosse diventato presidente. Su quest'ultimo punto, ha «cambiato idea», ha sottolineato il vice ministro.
Secondo Sajjadpour, l'accordo sul nucleare «non è un testo firmato solo da Iran e Usa ma da più Paesi e ratificato dal Consiglio di sicurezza Onu», ma in caso di rottura da parte di Washington, «ogni azione provocherà una reazione», ha avvertito, sostenendo che l' Iran reagirà, come già annunciato dalla Guida Suprema, Ali Khamenei, nei giorni scorsi.
In merito a un possibile nuovo corso della politica estera degli Usa, Sajjadpour ha spiegato che bisognerà prima attendere la squadra di Trump perché «in molti casi il vice presidente ha molto spazio in politica estera» e ha citato il ruolo svolto da Dick Cheney nell'Amministrazione Bush. Il vice ministro degli Esteri, tuttavia, non si aspetta cambiamenti sostanziali nella politica estera di Washington nella regione. «Loro (gli statunitensi, ndr) non hanno conoscenza del Medio Oriente, non hanno piani, né hanno piena comprensione di quello che sta accadendo».
