Brexit, nuovo scontro fra ministri su immigrazioni e confini

Giovedì 2 Giugno 2016
Brexit, nuovo scontro fra ministri su immigrazioni e confini
Si infiamma la polemica sull'immigrazione e il controllo dei confini nel dibattito sull'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea (Brexit) con uno scontro fra i ministri del governo conservatore di David Cameron. È il titolare del dicastero della Giustizia, Michael Gove, sempre in 'tandem' con l'altro grande esponente euroscettico Boris Johnson, a lanciare l'allarme sicurezza accusando l'Ue di «esporre al rischio del terrorismo» la Gran Bretagna con le sue regole sulla libertà di movimento. 

Gove ha ammesso la sua grande «frustrazione» come Guardasigilli per l'incapacità di negare l'ingresso nel Paese a chi ha precedenti penali e a chi è sospettato di legami col terrorismo. Gli replica il Cancelliere dello Scacchiere, George Osborne, conservatore come lui, ma schierato col premier Cameron contro il divorzio da Bruxelles, secondo cui le proposte del fronte anti-Ue in materia d'immigrazione, a partire dal restrittivo sistema a punti sul modello australiano, sono «impraticabili e irrealizzabili»: anche e soprattutto dal punto di vista economico.

Oggi la Bce ha auspicato che la Gran Bretagna rimanga nell'Unione europea ma ha sottolineato di essere «pronta a ogni evenienza» riguardo all'esito del referendum del 23 giugno.


 
Ultimo aggiornamento: 15:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA