La famiglia del sospetto ricercato per l'attacco di Berlino esprime sentimenti di vicinanza alla popolazione tedesca e punta il dito però contro le forze di sicurezza di Italia e Germania che - sostiene - hanno una parte di responsabilità.
Hamida Amri, sorella del ricercato, racconta come il fratello abbia lasciato la scuola a 14 anni. «Da teenager non ha mai mostrato interesse per la religione o l'Islam, non praticava il digiuno durante il Ramadan, non pregava, consumava alcol, si era messo nei guai rubando durante il caos della rivoluzione». Nel 2011 scappa attraverso il Mediterraneo verso l'Europa, resta in contatto con la sua famiglia anche durante il periodo di detenzione in Italia, durante il quale - secondo la sua famiglia - è avvenuta la sua radicalizzazione«. Fotoun Amri, sorella racconta che »mentre era in prigione in Italia ci aveva detto di aver incontrato alcuni marocchini ed algerini. È lì che ha cominciato a cambiare, ha smesso di fumare, ci diceva di non parlargli piu di alcol«. (Ses/AdnKronos)