Afghanistan, dipendente Onu rapita con la figlia: stava portando la bimba a scuola

Lunedì 22 Gennaio 2018 di Federica Macagnone
Afghanistan, dipendente Onu rapita con la figlia: stava portando la bimba a scuola
Una dipendente Onu afghana è stata rapita a Kabul insieme alla figlia che stava accompagnando a scuola prima di andare al lavoro. È quanto riporta il sito web dell'emittente televisiva ToloNews, citando diverse fonti. Il rapimento è avvenuto alle 6 del mattino nella zona di Khair Khana, quartiere settentrionale di Kabul.

Citando fonti della polizia l'agenzia di stampa Pajhwok aggiunge che l'autista della donna, che pure è scomparso, potrebbe aver avuto un qualche ruolo nel sequestro, anche perché il veicolo è stato abbandonato nel luogo dell'incidente. In particolare si è appreso che la persona rapita lavorava per la filiale afghana del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione. Il ministero dell'Interno afghano ha confermato la notizia riferendo che una terza persona, forse l'autista del veicolo, è stata uccisa nell'operazione del commando avvenuta in un quartiere settentrionale della capitale. Un giornalista della Bbc a Kabul ha saputo, tuttavia, che la persona deceduta potrebbe essere un parente della donna rapita.

Il bilancio dell'attacco all'hotel Intercontinental. È solo di sabato la notizia dell'assalto lanciato dai talebani all'albergo di Kabul durante il quale i sei assalitori sono rimasti uccisi e 126 persone tratte in salvo, fra cui 41 stranieri. I morti confermati finora sono 22, ma l'emittente locale ToloNews, citando fonti della sicurezza, ha parlato di 43 vittime: sei i cittadini ucraini rimasti uccisi, stando a quanto confermato da Kiev. Il portavoce del ministero della Sanità ha riferito di 22 corpi senza vita trasferiti negli ospedali della città: «Alcuni sono completamente bruciati e c'è bisogno del test del Dna per identificarli». La maggior parte delle vittime sono state uccise con armi da fuoco, mentre altre sono morte nell'incendio appiccato al quarto piano dal commando terroristico. I talebani hanno rivendicato l'attacco in un comunicato, affermando di aver ucciso decine di cittadini stranieri.

Intanto proseguono le indagini per capire come abbiano fatto i terroristi a violare le misure di sicurezza, affidate tre settimane fa a un'azienda privata. L'assedio, durato oltre 12 ore, si è concluso ieri con tutti e sei i terroristi uccisi dalle forze afgane, con l'appoggio dei militari norvegesi. Secondo una fonte della sicurezza, «due degli aggressori avevano trascorso la notte in albergo, registrati come clienti». Il portavoce del ministero dell'Interno, Nasrat Rahimi, ha detto alla France Presse che «il commando ha usato pistole, kalashnikov e granate e uno di loro indossava una cintura esplosiva».
Ultimo aggiornamento: 23 Gennaio, 08:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA