Yara, il genetista: Dna perfetta corrispondenza. Su Facebook in vendita la Volvo di Bossetti

Sabato 21 Novembre 2015 di Claudia Guasco
Yara, il genetista: Dna perfetta corrispondenza. Su Facebook in vendita la Volvo di Bossetti
Quante sono le probabilità che il dna isolato sul corpo di Yara e riconducibile a Massimo Bossetti sia compatibile con il profilo genetico di un'altra persona? Lo ha calcolato Carlo Previderé, responsabile del dipartimento di genetica forense dell'Università di Pavia incaricato di svolgere le analisi dalla Procura di Begamo: «La possibilità di trovare un uomo con le medesime caratteristiche è di una su 233 per 10 alla ventisettesima. Potremmo trovarlo solo in 330 milioni di milardi di mondi popolati da 7 miliardi di persone».







Come dire: il dna trovato sugli abiti della piccola ginnasta di Brembate non può che essere quello del muratore di Mapello. «Abbiamo un grado statistico pari alla certezza», afferma in aula la pm Letizia Ruggeri. Per l'accusa è l'inequivocabile firma dell'assassino.



ANOMALIE All'udienza per l'omicidio di Yara, uccisa il 26 novembre 2010 e ritrovata tre mesi dopo in un campo di Chignolo, depone il professor Previderè, che dal magistrato responsabile delle indagini ha ricevuto tre incarichi: l'esame della formazioni pilifere isolate sugli abiti della ragazzina e sul furgone di Bossetti, l'analisi dei boccagli con i quali - mediante un finto alcol test - il 15 luglio 2014 è stato prelevato il dna del carpentiere e tre giorni dopo i tamponi salivari da cui tracciare il suo dna.



Quella del professore è una testimonianza chiave: per la pm Ruggeri il codice genetico è la prova regina che incastra Bossetti, per la difesa un'accusa da scardinare sostenendo che, nelle tracce miste, non è stato trovato il suo dna mitocondriale, ovvero quello tramesso per via materna. Ma per Previderé questa anomalia ha tre possibili spiegazioni: il numero di mitocondri è assai variabile da una persona all'altra; in una stessa persona muta a seconda dei tessuti analizzati; in caso di tracce miste (come quella esaminata, cioè dna di Bossetti mischiato a quello di Yara) "sussiste il rischio di false esclusioni". Insomma, il dna mitocondriale può esserci ma non essere visibile.



E le intemperie alle quali è stato esposto il corpo di Yara possono aver contribuito a degradarlo, insieme al fatto che i reperti isolati dal Ris nel 2011 sono stati consegnati al laboratorio di Previderé solo due anni dopo, nel 2013, quando è stato conferito l'incarico. Sotto i microscopi ottici degli esperti dell'Università di Pavia sono passate anche le formazioni pilifere trovate sugli abiti di Yara e sul furgone di Bosetti, raccolti da sedili e cassone con una speciale aspirapolvere. Risultato: nessuna traccia pilifera di Bossetti è stata trovata su Yara e nessuna traccia di Yara era presente sul furgonato di Bossetti.



VOLVO IN VENDITA Ora quel mezzo con cui andava nei cantieri non gli serve più, e nemmeno l'auto di famiglia entrata nell'inchiesta. «AAA VENDESI Volvo V40 colore grigio», è l’annuncio comparso sulla pagina facebook di uno dei sostenitori del muratore di Mapello.
Che spiega:
«Mi è stato chiesto di diffondere l’informazione, la famiglia di Massimo Bossetti vende la Volvo che purtroppo a lui attualmente non serve. Sarebbe tra l’altro una occasione per dare una mano a questa famiglia in seria difficoltà. Chi è interessato mi scriva qui oppure in privato, a breve faccio un post con tutte le caratteristiche: modello, km, prezzo, condizioni della vettura (che mi riferiscono essere molto buone). Forza ragazzi!!! Chiedete anche ai vostri amici e conoscenti, spargiamo la voce: dimostriamo che la solidarietà aiuta le persone che hanno bisogno». L’invito è «esteso a tutti quelli che devono cambiare la macchina e vogliono una eccellente occasione spendendo veramente poco».
Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 17:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA