Treno deragliato/ Pierangela, Ida e Giuseppina: le vite stroncate di tre donne che andavano al lavoro all'alba

Venerdì 26 Gennaio 2018 di Valeria Arnaldi
Treno deragliato/ Pierangela, Ida e Giuseppina: le vite stroncate di tre donne che andavano al lavoro all'alba
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La sveglia presto, come ogni mattina, per arrivare, puntuale, a lavoro. Giuseppina Pirri, 39 anni, viveva a Capralba, in provincia di Cremona, con i genitori e la sorella minore ed è una delle tre vittime, tutte donne, del deragliamento avvenuto ieri a Pioltello, alle porte di Milano. Diplomata in ragioneria, lavorava in una società di recupero crediti a Sesto San Giovanni. La famiglia, originaria di Cernusco sul Naviglio, si era trasferita nel Cremasco. E Giuseppina, per raggiungere l'ufficio, percorreva tutti i giorni la tratta in cui ha perso la vita.
 

 

Pendolare come le altre vittime della tragedia. Ieri, ha capito immediatamente l'enorme pericolo che stava correndo. E, terrorizzata, ha telefonato alla madre per chiedere aiuto. Erano le 6.55. I genitori, saputo del disastro ferroviario, sono corsi sul luogo. La sorella ha iniziato a lanciare appelli sulla sua pagina Facebook, cercando notizie più dettagliate del deragliamento e soprattutto delle persone coinvolte. Alle 9.30, l'ufficializzazione della morte: Giuseppina è rimasta uccisa nel vagone su cui viaggiava.

«Era un tipo tranquillo, sempre sorridente», dicono quanti la conoscevano. «Una brava ragazza», è il pensiero comune, molto legata alla famiglia e attenta sul lavoro. Amante del mare, come documentano le foto della scorsa estate, in vacanza in Sicilia con la sorella. A stringersi intorno ai Pirri, tutta la comunità di Capralba.

LA DOTTORESSA
È morta recandosi a lavoro anche Ida Maddalena Milanesi, 61 anni, originaria di Caravaggio, in provincia di Bergamo, dirigente medico all'istituto neurologico Besta di Milano. Laureatasi in medicina all'università del capoluogo lombardo, era specializzata in radiologia, neurologia e neurologia oncologica. Nel suo ricco curriculum, anche il lavoro in Niguarda Ca' Granda, alle Asl di Milano e della provincia di Bergamo. Si occupava di trattamenti chemio e radioterapici dei tumori primitivi e secondari. Era responsabile della degenza dei pazienti in ricovero e partecipava a studi sugli effetti dell'irradiazione di cellule di glioblastoma con diversi protocolli di irraggiamento.

«Ida era amatissima - racconta commosso Francesco DiMeco, direttore del Dipartimento di neurochirurgia cui fa capo l'Unità operativa complessa di radioterapia, in Istituto - una delle figure più rappresentative del reparto. Per tutti noi era un esempio di dedizione al suo lavoro e ai suoi malati, perché più di chiunque altro si prendeva a cuore ogni singolo caso come se riguardasse un suo parente». E ancora: «In questo momento viviamo una condizione di choc che investe tutto l'Irccs e tutti i medici, gli infermieri, il personale di radioterapia e radiologia. Ma soprattutto i malati».
La dottoressa era pure collaboratore clinico nel progetto regionale Cyberknife per protocolli avanzati di radioterapia. E collaborava al protocollo di trattamento radioterapico di patologie neurologiche non tumorali. Tra i ricordi non sono mancati quelli dei familiari dei malati. «Persona gentile - scrive sui social Andrea - che metteva a proprio agio i pazienti nonostante le loro diagnosi, sempre sorridente ma soprattutto competente! Che si faceva carico dei problemi della gente e rincuorava tutti». Poi, un sentito «grazie», a dare voce all'emozione di molti. Conoscerla, per Vincenzo, «è stata una fortuna e un onore immenso».

LA MAMMA
Nel deragliamento è morta anche Pierangela Tadini, 51 anni, originaria di Caravaggio come la dottoressa Milanesi, ma residente a Vanzago, in provincia di Milano, da anni.
Viaggiava con la figlia Lucrezia, 18 anni. La giovane è rimasta ferita ed è stata ricoverata ma, fortunatamente, non sarebbe in condizioni gravi. «Lucrezia ha preso una botta forte, è in ospedale», ha raccontato una parente della donna. Per sua madre, invece, non c'è stato nulla da fare.

Ultimo aggiornamento: 18:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA