Treno deragliato, nel mirino manager e tecnici

Domenica 28 Gennaio 2018
Treno deragliato, nel mirino manager e tecnici

Partiranno a breve, probabilmente già domani o martedì, le prime informazioni di garanzia per gli indagati, tra manager e tecnici della sicurezza di Rete Ferroviaria Italiana e responsabili di Trenord, nell'inchiesta sul tragico incidente ferroviario avvenuto tre giorni fa nel Milanese e che ha provocato la morte di tre donne e quasi cinquanta feriti.

Intanto, oggi sono tornati al lavoro, per completare gli accertamenti su quei 2,3 km di binario interessato dal deragliamento del treno regionale, gli investigatori della Polfer, assieme agli agenti della polizia scientifica e ai vigili del fuoco. Gli inquirenti, da quanto si è saputo, aiutati dalla Gdf nella ricostruzione della catena di responsabilità, hanno valutato con attenzione in questi giorni quali figure specifiche delle due società - quella che si occupa delle rete dei binari (Rfi) e quella che gestisce il trasporto ferroviario in Lombardia (Trenord) - iscrivere nel registro degli indagati (disastro ferroviario colposo è il reato ipotizzato), per evitare di inviare informazioni di garanzia 'a pioggià.
 
 


Gli avvisi serviranno agli indagati anche per nominare propri consulenti difensivi. Sempre per l'inizio della settimana, tra l'altro, sono anche attese le autopsie sui cadaveri delle tre vittime. Nel frattempo, dalle analisi di questi giorni sulle rotaie, richieste dagli esperti nominati dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dai pm Maura Ripamonti e Leonardo Lesti e che confluiranno nella super consulenza disposta per accertare le cause del disastro, sono saltati fuori molti elementi che allo stato fanno ipotizzare gravi carenze nella manutenzione. Si va dall'ormai famoso pezzo di ferro, lungo 23 centimetri, che si è staccato da una rotaia ed è stato trovato a 20 metri di distanza, fino alla strana presenza di una tavoletta di legno infilata sotto la giuntura del binario, in un punto talmente usurato da aver fatto registrare anche la mancanza di un bullone e di due dei quattro perni che fissano la cosiddetta «piastra di giunzione». Verifiche, poi, anche su una traversina distrutta e sulle condizioni in cui si trovava il carrello del terzo vagone, il primo a deragliare e dove hanno trovato la morte le tre donne che quel mattino, prima delle 7, stavano andando al lavoro. Per tutto il giorno gli investigatori si sono concentrati ancora sulle rotaie, a partire dal cosiddetto «punto zero», dove il terzo vagone è uscito dai binari, fino al punto in cui il convoglio, più di un chilometro dopo la stazione di Pioltello, si è fermato dopo aver abbattuto tre pali. Forse già da domani si passerà, invece, ad analizzare i vagoni che nel frattempo potrebbero anche essere spostati in uno hangar per consentire di riaprire completamente la circolazione ferroviaria su quella tratta.

Trenord, però, segnala che ci saranno ancora rallentamenti e riduzioni del servizio domani a causa dell'indisponibilità di parte dei binari tra Treviglio e Milano. E comunica di aver predisposto un piano di mobilitazione straordinaria con personale nelle stazioni e che comprende, tra le altre cose, l'assistenza ai passeggeri e bus aggiuntivi di supporto alla circolazione ferroviaria. L'associazione dei consumatori Codacons, infine, ha annunciato che «domani sarà pubblicata sul nostro sito una azione legale collettiva finalizzata a far ottenere a tutti gli utenti che hanno utilizzato la tratta ferroviaria teatro dell'incidente un indennizzo per gli evidenti pericoli corsi».

Ultimo aggiornamento: 29 Gennaio, 10:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA