Meningite: portatore sano 1 su 10. In Italia tre casi al giorno, mille l'anno

Mercoledì 8 Febbraio 2017
Meningite: portatore sano 1 su 10. In Italia tre casi al giorno, mille l'anno
Il 10 per cento della popolazione sana trasporta inconsapevolmente batteri della meningite, ovvero è infettata senza ammalarsi. Solo in rari casi l'agente diventa aggressivo. E, a determinarlo, possono essere vari fattori genetici.
A fare il punto su un tema che negli ultimi mesi ha preoccupato soprattutto i genitori di bambini e adolescenti sono gli Stati generali sulla meningite, organizzati a Roma dalla Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), l'Istituto superiore di sanità e il ministero della Salute. Dalla diagnosi ai vaccini, alla cura per uniformare le indicazioni su profilassi e terapie sono in arrivo le linee guida sulla meningite.

Dopo l'allarme delle scorse settimane c'è stato un aumento delle richieste di vaccinazioni superiore al 100%. «La corsa alla profilassi - spiega Giovanni Rezza, direttore del dipartimento Malattie infettive, parassitarie e immunoimmediate dell'Istituto di sanità - ha creato dei problemi perché quando si dice di tenere le coperture vaccinali elevate intendiamo laddove la vaccinazione viene raccomandata, non indiscriminatamente a tutta la popolazione. Invece si è creata una situazione di panico e di allarme non giustificata. Da qui l'ingolfamento dei centri vaccinali».

LA GOLA
«La grande paura - sottolinea Massimo Galli, vicepresidente Simit e professore ordinario di Malattie infettive all'Università di Milano - è ingiustificata perché il 10-20% della popolazione si porta il meningococco in gola. La maggior parte delle persone lo ha avuto almeno una volta nella vita. Ce lo passiamo attraverso goccioline di saliva soprattutto da bimbi e da adolescenti», meno da anziani, perché nel frattempo ci creiamo un'immunizzazione.

I GENI
Nella maggior parte dei casi, aggiunge il medico, questi batteri «non sono cattivi, diventano tali solo in una persona su mille di quelle che lo portano. Probabilmente la causa sono fattori genetici» ma ad oggi «non abbiamo un identikit su chi può essere interessato da una forma acuta, quindi bisogna fare prevenzione attraverso i vaccini», offerti gratuitamente dal nuovo Piano nazionale per la Prevenzione vaccinale.

L'INCIDENZA
Quanto ai casi di meningite meningococcica invasiva segnalati in Italia, ricordano gli esperti, sono circa 200 e senza grandi variazioni negli ultimi anni, con un'incidenza annuale tra gli 0,2 e gli 0,3 casi per 100 mila abitanti (è maggiore nei bambini sotto l'anno di vita). Più del 50% dei casi sono causati dal sierogruppo B. Ma è del sierogrouppo C, il secondo più frequente, che dal 2015 si è osservato in Toscana un incremento inusuale di casi.
«Dobbiamo pensare che, statisticamente, nel nostro paese - spiega il ministro della Salute Lorenzin - abbiamo tre casi di meningite al giorno. Nelle loro diverse forme. Quindi si parla di circa mille casi l'anno. Noi vogliamo che questa cifra si inabissi e l'unico modo per farlo è con le vaccinazioni».


 
Ultimo aggiornamento: 13:12