Rimini, stuprata da branco davanti al ragazzo: «Erano come bestie impazzite»

Domenica 27 Agosto 2017 di Giacomo Nicola
Rimini, stuprata da branco davanti al ragazzo: «Erano come bestie impazzite»

«Erano in quattro, sembravano delle belve. Continuavano a picchiarmi, a colpirmi in testa. Hanno smesso solo quando ho perso i sensi. Avrei voluto far qualcosa per lei». Volevano stare insieme, trascorrere quell'ultima serata insieme, con il mare sullo sfondo. La loro scelta di appartarsi in un luogo buio e isolato si è però rivelata fatale. 
 

 


Sarebbero dovuti ripartire la mattina seguente, come ha fatto il gruppo di polacchi che era con loro. Invece hanno scelto di ritagliarsi un ultimo momento tutto per loro. Complice le stelle e il rumore del mare, hanno iniziato a scambiarsi baci e qualche effusione. La scena però non è passata inosservata e il loro momento di intimità si è trasformato ben presto nel peggiore degli incubi. La polizia non esclude però che il branco stesse tenendo da tempo la coppia sott'occhio, in attesa del momento buono per agire.
 


LA RICOSTRUZIONE
Lei è stata violentata più volte, lui è stato lasciato a terra, sulla sabbia, quasi privo di sensi. Gli hanno preso i soldi che aveva addosso. Il mix di droghe e alcol che avevano in corpo li ha però portati a commettere diversi errori. Hanno agito a volto scoperto, tant'è che la polizia ha giù in mano un loro identikit, e lasciato tracce di Dna sui vestiti, in particolare i pantaloncini e la biancheria intima, della ragazza che la scientifica ha subito analizzato. Lei, a causa dell'accaduto, è in forte stato di choc.

LE FRASI
«Sembravano delle bestie impazzite», avrebbe raccontato alla polizia. Davanti ai medici ha pianto. E' stata ricoverata in ospedale insieme all'amico. Lui è stato dimesso ieri e riascoltato in questura, attraverso l'utilizzo di un interprete anche se parla benissimo inglese. Anche lui è sconvolto per quanto accaduto. «Pensavamo che fosse un posto tranquillo per stare insieme. Non ci saremmo mai immaginati una cosa simile. E' stato terribile». Per tutta la vita vivranno con quel terribile ricordo. Per cercare di aiutare la ragazza ad affrontare questo trauma, in ospedale si è subito attivato il supporto psicologico previsto per i casi di violenza. Intanto a casa, in Polonia, i familiari dei ragazzi sono stati avvisati dell'accaduto.

GLI OGGETTI
Sulla spiaggia dove è avvenuto lo stupro sono rimasti delle bottiglie e un paio di infradito. Non si esclude che possano appartenere agli aggressori. Gli inquirenti stanno anche valutando la testimonianza della seconda vittima, un trans peruviano, che è stato violentato a sua volta ripetutamente.
 

Ultimo aggiornamento: 19:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA