Genova, sversamento petrolio: allarme inquinamento

Lunedì 18 Aprile 2016
Genova, sversamento petrolio: allarme inquinamento
Allarme inquinamento a Fegino, nell'entroterra di Genova, per uno sversamento di greggio dall'oleodotto Iplom. Migliaia di litri di greggio sono fuoriusciti domenica sera verso le 19 dall'oleodotto che dal porto Petroli di Multedo, passando da Fegino, scorre sino a Busalla e sono finiti nel torrente Polcevera e in mare.

Per limitare il danno ambientale sistemate panne di contenimento. I tecnici Arpal stanno verificando la presenza di inquinanti nell'aria e quanto greggio è fuoriuscito, anche se secondo le prime stime si tratta di una quantità modesta. Avviata un'inchiesta della magistratura che ha aperto un fascicolo contro ignoti per disastro colposo. L'impianto dell'Iplom di Busalla è stato sequestrato.

La fuoriuscita di greggio è avvenuta «a seguito della rottura di una tubazione interrata dell'oleodotto che collega la raffineria di Busalla», afferma un nota della Iplom, secondo la quale l'incidente si è prodotto mentre era in corso il trasferimento di greggio da una nave nel Porto Petroli di Multedo. Verificato un calo di pressione il pompaggio è stato immediatamente interrotto, spiega la nota nella quale si afferma che è stato subito attivato il piano di emergenza, che prevede l'utilizzo di panne, di mezzi di autospurgo e di una briglia sifonata nel tratto terminale del fiume Polcevera per trattenere il prodotto e assorbirlo. Nel rio Fegino, nel tratto interessato, è tuttora in corso la schiumatura per limitare l'evaporazione.

«È inaccettabile che una conduttura che trasporta petrolio nei pressi dell'alveo di un fiume si rompa. Non dovrebbe rompersi nemmeno in caso di eventi naturali disastrosi». Lo ha detto il sostituto procuratore Alberto Landolfi, che indaga sullo sversamento. Nel mirino c'è la manutenzione della conduttura da cui è partita la fuoriuscita di greggio. L'inchiesta cercherà di chiarire a chi spettasse la manutenzione delle condutture e se questa sia stata fatta o meno. Da chiarire anche la posizione dell'oleodotto nei pressi dell'alveo del fiume. In pratica il pm vuole capire se quello di ieri sera sia stato un disastro che poteva essere evitato tramite un controllo accurato della rete che avrebbe permesso di appurare una lesione nel tubo. Lesione che, se riparata in tempo, avrebbe forse evitato la rottura.

Due squadre di vigili del fuoco, quattordici uomini, coadiuvati da vari mezzi, tra cui due autobotti, lavorano per ridurre i danni ambientali causati dallo sversamento. Diverse decine di metri cubi di greggio hanno raggiunto il Polcevera; le barriere protettive disposte anche dai vigili del fuoco in più punti lungo il torrente hanno permesso di minimizzare l'impatto sul mare, dove la Capitaneria di Porto sta fotografando la situazione.

I tecnici del territorio del dipartimento Arpal di Genova, che hanno la qualifica di Ufficiali di Polizia Giudiziaria, conducono le indagini per conto della Magistratura: si tratta di una decina di specialisti, suddivisi in tre squadre impegnate nel punto dell'incidente, presso il Porto Petroli e l'impianto di Busalla.

«I rilevamenti svolti dai tecnici dell'Arpal dicono che non esiste allo stato attuale nessun pericolo per la salute pubblica. Sono state inoltre avviate tutte le procedure per la bonifica del territorio e delle acque. Stiamo poi valutando se esistono i presupposti per chiedere il risarcimento per i danni subiti». Lo ha detto il sindaco di Genova Marco Doria al termine della riunione del Coc, il centro operativo comunale, svolto oggi negli uffici comunali del «Matitone» e a cui hanno preso i responsabili della protezione civile comunale, Arpal, Asl 3, Capitaneria di porto, vigili del fuoco e dell'Iplom di Busalla. L'assessore alla Protezione Civile Gianni Crivello ha poi riferito che l'amministrazione sta considerando, dopo avere valutato l'entità dei danni, se chiedere alla Regione Liguria di attivarsi per chiedere lo stato di emergenza.

«Di fronte alla criticità della situazione gli abitanti delle zone limitrofe sono stati invitati a recarsi nelle proprie abitazioni, sono stati attivati i dirigenti del plesso scolastico di Borzoli per chiudere le scuole e si è provveduto a chiudere via Borzoli riaperta stamattina a senso unico alternato». È quanto si legge in un comunicato del Comune di Genova nel quale si rende noto che «contestualmente i vigili del fuoco hanno avviato tempestive azioni di schiumatura e posizionamento di 'pannè con funzione di barriera, operazioni poi eseguite dal personale della stessa Iplom». «Sul greto del Polcevera, nella zona di via Perlasca di fronte all'Ikea, è stato poi avviato un intervento, tuttora in corso, per cercare di impedire il deflusso in mare del greggio svolto congiuntamente dai vigili del fuoco e da un'impresa specializzata. L'obiettivo è quello di separare il combustibile dall'acqua del torrente per poi aspirarlo e, nei giorni prossimi, procedere alle operazioni di bonifica».

«Se sarà possibile attivare lo stato di calamità lo attiveremo senza dubbio». Lo ha affermato il governatore della Liguria, Giovanni Toti, dopo aver effettuato un sopralluogo al torrente Polcevera. «È un danno purtroppo serio - ha sottolineato Toti - ma i vigili del fuoco, i militari della Capitaneria di porto di Genova e gli uomini della Protezione Civile hanno lavorato con grande competenza e grande celerità, impedendo che la maggior parte del petrolio finisse in mare quindi il danno più grave è stato già evitato. Nel frattempo - ha detto il governatore della Liguria - la falla è stata chiusa. Si tratta - ha spiegato - di un petrolio nigeriano molto pesante e quindi le esalazioni non rappresentano un problema per la popolazione. Il problema sarà dopo, al momento della bonifica, per il petrolio che si sta appoggiando sul fondale del torrente Polcevera. Al momento tutto quello che si poteva fare si sta facendo. Le barche in mare stanno rimuovendo le poche chiazze di petrolio che hanno superato le barriere di contenimento e le idrovore stanno risucchiando il greggio nel Polcevera». 

«Stiamo monitorando in tempo reale la situazione dello sversamento nel Polcevera: dalle informazioni acquisite le squadre operative stanno lavorando con grande impegno per il recupero delle acque miste a miscele oleose e per scongiurare ogni possibile danno al mare. Da parte del ministero c'è la massima disponibilità a collaborare con le autorità locali: per questo ho anche inviato sul posto i tecnici dell'Ispra, a supporto di quelli dell'Arpal». Cosi il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti.

 
Ultimo aggiornamento: 19 Aprile, 17:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA