#EveryChildIsMyChild: da Totti a Mannoia le star lanciano un messaggio contro la guerra in Siria

Venerdì 7 Aprile 2017 di Rachele Grandinetti
Le immagini dell'attacco chimico a Khan Sheikhun hanno risvegliato molte coscienze

Un grido di aiuto più che un semplice hahstag sui social: #EveryChildIsMyChild è la campagna lanciata dalle celebrities contro la guerra in Siria. L’attacco chimico su Khan Sheikhun, città nella provincia nord-occidentale di Idlib, ha risvegliato le coscienze, nonostante le atrocità si consumino da anni. Eppure, quando martedì le immagini ci hanno mostrato quello che l’Onu ha definito un «crimine di guerra» qualcuno ha deciso di dare un segnale.
 

 


«Voglio dire basta alla guerra in Siria, adesso non si può più tacere, perché ogni bambino è un nostro bambino» è il video messaggio che accompagna l’iniziativa. Così, i vip di casa nostra si sono armati di smartphone e cartello per sensibilizzare i followers sui recenti accadimenti in Siria. Da Simona Ventura a Max Gazzè, da Alessandro Gassman a Paola Cortellesi, #EveryChildIsMyChild è approdata anche nel mondo della musica e dello sport e Totti, Immobile, Albertini insieme ad altri compagni di vita e di pallone hanno condiviso l’appello che, attraverso la rete, spera di dare uno scossone all’indifferenza.

Il bilancio del raid è di 72 vittime tra cui 20 bambini.
Una nota di Save The Children riferisce che «i medici di una delle cliniche gestite dal nostro partner Syrian Relief ci hanno raccontato di aver ricevuto tre bambini sotto i 6 anni, appena coscienti, che faticavano a respirare, con il naso che colava e le pupille contratte. I medici dicono che questi sintomi sono coerenti con l’uso di agenti nervini, come il sarin». Le immagini, d’altronde, parlano chiaro e la lingua della violenza è diventata universale anche se, troppo spesso, restiamo sordi. 

Ultimo aggiornamento: 11 Aprile, 09:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA