Dj Fabo, pm vogliono acquisire "protocolli" e regole della clinica Svizzera

Giovedì 2 Marzo 2017
Dj Fabo, pm vogliono acquisire "protocolli" e regole della clinica Svizzera
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La Procura di Milano che indaga sulla morte in Svizzera di Fabiano Antoniani, conosciuto come dj Fabo, e che ha iscritto nel registro degli indagati l'esponente dei Radicali Marco Cappato per «aiuto al suicidio», ha intenzione di acquisire documentazione relativa a 'protocollì, regole e normative in base alle quali alla clinica 'Dignitas' vicino Zurigo, dove il 40enne è deceduto, viene praticato il suicidio assistito.

È il primo passo dell'inchiesta coordinata dal pm Tiziana Siciliano e condotta dai carabinieri della Compagnia Duomo, davanti ai quali Cappato, che ha accompagnato Fabo fino in Svizzera, ha presentato un'autodenuncia. Inquirenti e investigatori potrebbero acquisire parte della documentazione anche dai familiari dell'uomo, assieme ad atti sulla storia clinica, oltre che con contatti diretti con la Svizzera. Da quanto si è saputo, poi, l'interrogatorio di Cappato (non è giunta ancora la nomina di un legale in Procura) potrebbe tenersi nei prossimi giorni, ma non a breve.

Da quanto si è appreso, in pratica, gli inquirenti, in prima battuta, vogliono capire sulla base di quali norme viene data assistenza medica alla morte volontaria nella clinica (in Svizzera il suicidio assistito è legale) e anche quali 'protocollì interni della struttura debbano essere rispettati. Una serie di documenti che la Procura potrebbe acquisire anche dalla famiglia di Fabiano Antoniani, oppure prendendo contatti diretti con le autorità svizzere.

Inoltre, gli inquirenti dovranno ricostruire la storia clinica del 40enne e le sue manifestazioni di consenso alla morte volontaria.
Cappato certamente dovrà essere sentito anche dal pm Siciliano alla presenza di un legale, anche se, da quanto si è saputo, l'interrogatorio non avverrà in tempi rapidissimi.
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