TORRE ANNUNZIATA - Era tornato da nemmeno un paio d'ore, quando la sua casa si è sbriciolata. Come ogni notte, infatti, Marco Cuccurullo, 27 anni, il figlio del dirigente del Comune Giacomo e terza vittima nel crollo dello stabile di via Rampa Nunziante, era rientrato molto tardi da lavoro. «Lui era un esperto di fuochi d'artificio», racconta in lacrime un'amica della fidanzata, che lo ricorda nei pressi di uno dei bar di via Gino Alfani.
Qui lei, come in tanti a Torre Annunziata, si sono raccolti in silenzio, speranzosi e in attesa di buone notizie. Infatti c'erano decine di familiari, amici e conoscenti dei residenti del palazzo caduto in Rampa Nunziante, a Torre Annunziata. Erano tutti col fiato sospeso, auspicando un esito favorevole della vicenda che non c'è stato. E la rabbia alla fine è stata maggiore, visti i tanti i falsi allarmi, che hanno reso l'altalena di emozioni ancora più insopportabile. Quasi come il torrido caldo di queste giornate.
Ultimo aggiornamento: 10:28
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