l quotidiano dei vescovi, Avvenire, critica continuamente Matteo Salvini. Gli fa un’opposizione molto dura, in chiave molto Bergoglio. E ora è Salvini a criticare Avvenire, lo attacca, lo prende a bersaglio, e lo fa così. Partendo da un discorso generale, per poi arrivare al punto vero. “Parte dei contributi che oggi il governo eroga ai giornali - dice il capo della Lega a proposito dei tagli all’editoria previsto dal sottosegretario Crimi - dovrebbe essere utilizzata per chi è in difficoltà economica”. Salvini sottolinea che «nel momento in cui si chiedono sacrifici agli italiani» ci sono «130 milioni di euro dei cittadini che faticano a tirare fino a fine mese che si danno ogni anno ai giornali». «Io spero che abbia lunghissima vita - ha poi aggiunto - ma se Avvenire, tanto per fare un esempio, che è il giornale dei Vescovi, prende 6 milioni di contributi pubblici dai cittadini italiani, penso che una parte di quei soldi possano essere spesi per chi è davvero in difficoltà, o sbaglio?». Il punto è che, a parte i soldi, la Chiesa e la Lega si sopportano sempre meno.
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