Gianna Pentenero, chi è la candidata presidente del Piemonte per il Pd: l'assessore di Torino in politica da 30 anni

Classe 1964, Gianna Pentenero è nata a Chivasso, a pochi chilometri da Torino

Sabato 16 Marzo 2024 di Mario Ajello
Gianna Pentenero, chi è la candidata presidente del Piemonte per il Pd: l'assessore di Torino in politica da 30 anni

Il Partito democratico in Piemonte ha trovato in extremis l'unità sul nome del candidato presidente alla prossime regionali: è Gianna Pentenero.

«Siamo arrivati a questa assemblea con due mozioni - ha affermato il segretario regionale Domenico Rossi, chiudendo la sua relazione - ma è maturato in queste ore uno scenario unitario che vede la disponibilità di Chiara Gribaudo e Daniele Valle non tanto di fare un passo indietro, questo non lo chiederei mai, ma a fare un passo di lato.

E questo è stato fatto anche grazie alla disponibilità di una persona, Gianna Pentenero, a candidarsi alla presidenza del Piemonte alla prossime regionali».

 

Sarà dunque l’attuale assessora al Lavoro di Torino Gianna Pentenero la candidata a sfidare Alberto Cirio per le regionali di giugno. Una scelta che ha evitato la conta all’interno del partito tra i due sfidanti Gribaudo e Valle. Una decisione non scontata che ha tenuto i Dem con il fiato sospeso. La scelta della attuale assessora al Lavoro di Torino è arrivata anche per prendere tempo nella speranza che l’alleanza con il Movimento 5 stelle si chiuda.  

Chi è Gianna Pentenero

Classe 1964, Gianna Pentenero è nata a Chivasso, a pochi chilometri da Torino. Ha tuttavia sempre vissuto il a Casalborgone, un piccolo comune di cui è stata anche sindaca dal 1993 al 2004, per oltre mandati consecutivi. Del resto la sua esperienza politica dura da più di trent'anni. Nel 2005, infatti, viene nominata assessora all'Istruzione e alla Formazione professionale nelle giunte regionali presiedute da Mercedes Bresso (fino al 2010) e da Sergio Chiamparino (dal 2014 al 2019). Cocente era stata per lei la batosta del no alla deroga che le avrebbe permesso di candidarsi ancora una volta del Pd nel 2019. Ma l'assessora ha poi deciso di rimanere nella dirigenza del partito, dove ha ottenuto la delega al Lavoro nella segreteria metropolitana.


Dall'ottobre 2021 fa parte della squadra del sindaco Lo Russo alla guida del capoluogo piemontese con deleghe a Lavoro e Polizia locale. Prima di intraprendere questa nuova avventura istituzionale, aveva deciso di ritornare a fare il mestiere interrotto vent'anni fa, quando era stata arruolata da Mercedes Bresso: ovvero quello dell'educatrice per l'inserimento lavorativo di soggetti deboli presso la cooperativa Valdocco. Pur con un passato da "prodiana", man mano si è avvicinata a posizioni più radicali.

Un anno e mezzo fa fece molto discutere una sua presa di posizione pubblica contro lo sgombero del centro sociale violento Askatasuna, ospitato in uno stabile di corso Regina Margherita 47 occupato abusivamente da quasi 30 anni. Pentenero predicava prudenza, convinta che la procedura di avvio della pratica di sgombero non avrebbe risolto il problema ma avrebbe finito per crearne inesorabilmente degli altri: "Lavoriamo tutti per la legalità e rispetto delle regole, ma l'equilibro non si crea solo con una forma repressiva pesante. Serve un'azione più corale e complessiva", aveva affermato.

IL PROFILO
A Elly Schlein la candidata governatrice piace molto. Nel Pd l’avrebbero vista  bene anche  come possibile candidata alle Europee. Di fatto ha un profilo riformista e radicale che potrebbe piacere anche ai 5 stelle rendendo la coalizione rossogialla competitiva alle regionali di giugno. Schlein dopo la scelta degli organi direttivi piemontesi ha chiamato Conte nella speranza, appunto, che il leader stellato approvi questa indicazione e si proceda tutto insieme nella difficile partita contro la destra.

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