A un anno di distanza dall'addio all'Afghanistan, gli Stati Uniti infliggono un duro colpo ad Al Qaida. In un raid condotto con un drone è stato ucciso il leader dell'organizzazione terroristica, Ayman al-Zawahiri. Braccio destro di Osama bin Laden e poi suo successore, al-Zawahri è stato uno degli uomini chiave negli attacchi dell'11 settembre.
Ayman al-Zawahiri, il medico profeta del terrore
Nato in Egitto nel giugno del 1951 in una famiglia agiata a borghese, Al-Zawahiri - medico e chirurgo - si è avvicinato ai movimenti jihadisti da giovanissimo, a soli 17 anni, prima di laurearsi. Entrò nella Jihad islamica egiziana nel 1979, diventando 'emirò (comandante) responsabile per il reclutamento.
Uscito di prigione nel 1985, Zawahiri andò in Arabia Saudita, e poco dopo si spostò in Pakistan, dove conobbe Bin Laden. Ultima tappa l'Afghanistan, all'inizio degli anni Novanta. Oltre agli attacchi dell'11 settembre, Zawahiri si è attribuito la «paternità» dell'attacco a Charlie Hebdo del 2015 a Parigi, che avrebbe ordinato personalmente. Sulla sua testa gli Stati Uniti avevano messo una taglia da 25 milioni di dollari.
I’m addressing the nation on a successful counterterrorism operation. https://t.co/SgTVaszA3s
— President Biden (@POTUS) August 1, 2022