VERSO GLI OSCAR
Luca Guadagnino ci prova di nuovo. Dopo la delusione ai Golden

Mercoledì 24 Gennaio 2018
VERSO GLI OSCAR
Luca Guadagnino ci prova di nuovo. Dopo la delusione ai Golden Globe, dove non ha raccolto alcun premio per le tre nomination ricevute, agli Oscar tenta con quattro possibilità a portare a casa almeno una delle statuette americane più pregiate. Il suofilm migliore di sempre, Chiamami col tuo nome, in uscita domani sugli schermi italiani è stato candidato come miglior film, miglior sceneggiatura non originale (di James Ivory), miglior attore protagonista (il giovane Timothée Chalame) e miglior canzone originale (Mistery of love di Sufjan Stevens).
FRIULANA IN GARA
La soddisfazione per l'Italia agli Oscar arriva anche da Alessandra Querzola, arredatrice di scena di Blade Runner 2049, che ha conquistato una candidatura tecnica. Friulana che ha studiato all'Accademia delle Belle Arti di Venezia, Querzola ha ottenuto la nomination per gli arredi del set di Blade Runner 2049. Dovrà vedersela con i colleghi di La bella e la bestia, L'ora più buia, Dunkirk e The Shape of water. Alessandra Querzola aveva ottenuto il Capri Award all'ultima edizione di Capri, Hollywood. Querzola per allentare lo stress nei minuti delle nomination è andata a fare shopping con la sua migliore amica per i negozi del centro di Roma. «Cercavo di non pensarci - dice - così ho preso la mia amica e sono andata a fare shopping. Dovevo comprare il vestito per i Bafta (altro concorso cinematografico ndr). Stavo guardando i vestiti quando ho sentito la mia amica piangere. L'ho sentita al cellulare e ho capito che avevo ottenuto la candidatura. È stato liberatorio, lo stress si è allentato»
OPERE IMPORTANTI
A dare battaglia come miglior film (dove le candidature da qualche anno possono arrivare fino a 10, solitamente fermandosi, come quest'anno, a 9) ci sono opere titaniche di grandi registi e piccole opere, che nell'anno si sono particolarmente segnalate. Dunque i nove film in gara sono: The post, Dunkirk, l'ultimo Leone d'oro La forma dell'acqua (che ha il record di nomination, ben 13), Tre manifesti a Ebbig, Missouri, Il filo nascosto, Scappa-Get out, L'ora più buia e Lady bird. Oltre al già citato Chiamami per nome. Si può anche essere discretamente soddisfatti, forse mancano solo tra i grandi film attesi Blade runner 2049, che ha avuto solo nomination tecniche, e Detroit della superlativa Kathryn Bigelow.
LA REGIA
Più controversa la cinquina destinata alla regia. Oltre a Guadagnino, l'assenza di Spielberg è piuttosto inaccettabile. Specie se a finirci dentro sono l'esordiente Greta Gerwig per Lady Bird, quinta donna della storia a meritarla (ma sembra piuttosto l'omaggio dopo le enormi polemiche dal caso Weinstein a Woody Allen degli ultimi mesi) e anche Jordan Peele per il bel film politico Scappa-Get out. Per fortuna l'Academy non ha scordato Christopher Nolan e soprattutto il grandissimo Paul Thomas Anderson.
Tra gli attori spiccano, tra gli uomini, il già pluridecorato Daniel Day-Lewis per Il filo nascosto e il Gary Oldman-Churchill di L'ora più buia, oltre al ragazzo di Guadagnino; e tra le donne la solita MeryL Streep (21esima nomination, 3 Oscar) per The post, ma soprattutto la favorita Frances McDormand per Tre manifesti eccetera. Ma la concorrenza è agguerrita. Come tra le recitazioni non protagoniste, dalla coppia maschile Woody Harrelson e Sam Rockwell (entrambi in Tre manifesti) alla Octavia Spencer di La forma dell'acqua. Il cinema d'animazione ha in Coco, l'ultimo prodotto in casa Pixar-Disney, il grande favorito. Scartato A ciambra di Jonas Carpignano in gara per l'Italia, l'Oscar straniero è una sfida tra il russo Loveless (premiato a Cannes), il libanese L'insulto (premiato a Venezia), l'ungherese Corpo e anima (Orso d'oro a Berlino), il cileno Una donna fantastica (miglior film queer a Berlino) e lo svedese The square (ultima Palma d'oro). Insomma gruppo di grande prestigio.
Ora non resta che attendere la notte del 4 marzo.
Adriano De Grandis
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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