Venezia, Leonardo arriva in mostra all'Accademia

Mercoledì 20 Febbraio 2019
L'EVENTO
«E la fama del suo nome tanto s'allargò che non solo nel suo tempo fu tenuto in pregio, ma pervenne ancora molto più ne' posteri dopo la morte sua». Preveggente Vasari che così scriveva di Leonardo da Vinci, una trentina d'anni dopo la sua morte avvenuta il 3 maggio 1519. Quest'anno fanno 500 anni e la sua fama non accenna a sbiadire, anzi. L'anniversario ha già fatto partire le tante iniziative. E che ci restituiranno i tanti volti del suo genio multiforme. Anche Venezia si sta preparando (alle Gallerie dell'Accademia sono custoditi 25 suoi disegni autografi e tra loro un'icona, l'Uomo Vitruviano). Ce lo conferma Annalisa Perissa Torrini, già direttrice del Gabinetto dei Disegni delle Gallerie dell'Accademia e dall'agosto dello scorso anno, direttrice della Fondazione Rossana e Carlo Pedretti a Vinci: «Venezia e le Gallerie non potevano certo mancare. Infatti stiamo organizzando Leonardo Da Vinci, l'uomo è modello del mondo. La mostra verrà inaugurata il 19 aprile e durerà 3 mesi. Verranno esposti, oltre a una serie di prestiti, tutti i 25 disegni e naturalmente anche l'Uomo Vitruviano. A Vinci invece, dal 16 dicembre, a Villa Baronti-Pezzantini sede della Fondazione Pedretti, abbiamo aperto al pubblico Leonardo disegnato da Hollar; mostriamo per la prima volta le incisioni seicentesche di Hollar di proprietà della Fondazione. Incisioni tratte da disegni di caricature e grottesche di Leonardo. Hollar arrivò direttamente agli originali, che vide in Inghilterra nell'archivio del conte Arundel. Le abbiamo messe a confronto con due disegni di Leonardo e con due disegni del suo allievo prediletto, Francesco Melzi. A settembre partirà L'Orfeo di Leonardo per approfondire la sua attività di scenografo. Il tutto con il patrocinio del Comitato Nazionale per il Cinquecentenario. Presto poi sarà disponibile on-line l'intera bibliografia lasciata da Pedretti (oltre 1000 titoli)».
INCISIONI E STUDI
Ma chi era Carlo Pedretti? Qualche nota biografica prima di far parlare i ricordi di Annalisa Perissa. Pedretti, scomparso lo scorso anno a novant'anni, è stato una figura fondamentale per la conoscenza e lo studio di Leonardo. Giornalista e professore emerito di Storia dell'Arte Italiana presso l'Università della California a Los Angeles, dove era anche titolare della Cattedra di Studi su Leonardo. «A lui e alla sua conoscenza unica e davvero eccezionale di tutta l'opera leonardiana, si deve anche il merito della diffusione della figura di Leonardo in Italia e nel mondo. Nel 2009, in occasione dell'unica mostra monografica sull'Uomo Vitruviano alle Gallerie, offrivamo al pubblico anche dei percorsi interdisciplinari. Per una installazione musicale di Nicola Cisternino, Pedretti ha voluto portare p\ersonalmente da Vinci a Venezia, un albero di carrubo, arbusto che Leonardo pone al centro della Adorazione dei Magi custodita agli Uffizi. Ricordo l'entusiasmo del professore». Grazie alla Fondazione diretta da Perissa e di cui è presidente la moglie Rossana, il lavoro continua, continuerà e non andrà disperso.
Giulietta Raccanelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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