Turisti in marcia verso la stazione Così via Ca' Marcello si ripopola

Martedì 15 Agosto 2017
Turisti in marcia verso la stazione Così via Ca' Marcello si ripopola
«Scusi, come arrivo domani mattina in centro a Mestre»? «Qui siamo in centro» risponde un addetto alla reception all'una di notte passata. «No, intendo piazza Ferretto». «Ah bè, allora fuori da via Ca' Marcello giri a destra e prenda via Cappuccina o Corso del Popolo, sempre dritto e arriva in piazza». Abituati alla macchina e ai mezzi pubblici, non viene in mente che a piedi in venti minuti, con andatura tranquilla, si arriva dalla stazione al cuore della città.
«E a Venezia come vado? «Fuori da via Ca' Marcello giri a sinistra e arriva in stazione» risponde sempre l'addetto notturno della reception, e la stessa cosa ribadisce la collega il mattino dopo.
È vero che in via Ca' Marcello, a poche decine di metri dall'ostello A&O ferma il bus 43 che porta a Venezia ma effettivamente il treno, a conti fatti, è la cosa più semplice; del tram neanche a parlarne anche perché la linea Favaro-Marghera finisce il servizio prima delle 22. Anche se non è più come anni fa: il biglietto si poteva acquistare anche dal giornalaio della stazione e aveva lo stesso prezzo qualsiasi treno si decidesse di prendere, tanto per Venezia quella è la strada da fare. Adesso alle macchinette automatiche c'è sempre la coda perché non è così semplice districarsi, e i prezzi variano a seconda del treno, da 1,25 a 1,50 euro, una differenza insensata di 25 centesimi che rende difficile e lungo capire quale treno e in quale binario. Le Ferrovie non hanno investito sul servizio navetta Mestre-Venezia, e con l'Actv non si parlano, anche perché l'Actv è in concorrenza. In un paese normale, per fare lo stesso percorso, si pagherebbe un biglietto unico per bus e treno.
Finita la colazione i turisti dell'ostello escono in via Ca' Marcello, da dove sono praticamente spariti spacciatori, tossici e sbandati vari, pure di notte perché i clienti della struttura fumano sotto al portico e disturbano i traffici illeciti.
Imboccano il marciapiede di fronte e, in fila indiana, raggiungono la stazione. Oggi via Ca' Marcello è ancora polverosa, disturbata da due mega cantieri, uno per il raddoppio dell'A&O e l'altro di fronte per quattro nuovi edifici (due alberghi, un residence e un altro ostello) ma il marciapiede c'è e porta, senza interruzione, fino alla stazione, passando per il piazzale degli autobus alla fine di via Cappuccina. Una volta entrati nel recinto della stazione, passando dall'entrata utilizzata anche dai passeggeri del tram, la fila si scioglie mescolandosi ai viaggiatori normali e agli agenti e lagunari che hanno appena fermato dei borseggiatori. Si ricompone, in coda, davanti alle macchinette automatiche per i biglietti.
Il treno è veloce, partito alle 10:39 da Mestre, arriva a Venezia Santa Lucia alle 10:47. La fila si ricompone sulla banchina e in pochi minuti sbuca di fronte alla chiesa di San Simeone Piccolo, sul Canal Grande. E la magia si avvera: la bellezza è folgorante, nonostante le code senza fine per salire in battello, gli abusivi che se la prendono con gli zaini e vogliono a tutti i costi portarli da qualche parte, i venditori di paccottiglia, i borseggiatori, i maleducati, la sporcizia. (e.t.)
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