Tre giorni alla Regione per decidere sul distretto

Venerdì 20 Ottobre 2017
MARGHERA
Ultimi tre giorni di speranza per il distretto sanitario in via Ulloa. Si trasforma in una corsa contro il tempo la prospettiva di realizzare il distretto a Marghera, dove sorge l'ex scuola Monteverdi, di fronte a piazzale Giovannacci, e di vedere concretizzate le aspettative di migliaia di residenti della città giardino.
«Abbiamo dimostrato la volontà dell'amministrazione comunale di veder sorgere nell'area di via Ulloa il nuovo presidio sanitario, facendo pressing sull'Ive, l'immobiliare veneziana proprietaria dello stabile, perché congelasse per un anno e mezzo la vendita dell'edificio. Ora - spiega l'assessore alla Coesione Sociale, Simone Venturini - questioni di bilancio costringono Ive a procedere con la vendita. A meno che la Regione, entro tre o quattro giorni, non comunichi la decisione di dare il via all'Ulss 3 perché il progetto del nuovo distretto, già disegnato per via Tommaseo, venga trasferito su via Ulloa».
«FATTO IL POSSIBILE»
«Come Comune abbiamo fatto tutto quello che era in nostro potere sollecitando, più volte e in sedi diverse, la Regione a prendere posizione sulla vicenda che è particolarmente sentita a Marghera». Venturini non capisce le ragioni del silenzio di Palazzo Ferro Fini. «In Regione sottolinea l'assessore - è in corso una profonda riorganizzazione della sanità. Quello che non si comprende è se la mancata risposta rispetto a via Ulloa sia legata a questo stallo fisiologico, oppure alla non volontà della Giunta Zaia di impegnarsi nell'area della Monteverdi». Il rischio di una fumata nera sulla prospettiva del distretto in via Ulloa spaventa quanti si erano fatti promotori di questa prospettiva, come la Municipalità di Marghera e i sindacati confederati che, in questi giorni, insieme ai sindacati dei pensionati, stanno raccogliendo firme in calce ad una petizione con cui si sollecita la Regione a pensare, appunto, in piazzale Giovannacci il distretto sanitario.
APPELLO A ZAIA
«Siamo sgomenti nell'apprendere la decisione di Ulss 3 di non potersi impegnare economicamente perché la Regione non ha ancora deciso». Commenta Alvise Ferialdi dell'associazione Buongiorno Marghera che, a fine agosto, ha organizzato il flashmob davanti alla ex Monteverdi per girare il video inviato al presidente veneto Luca Zaia. «L'operazione aveva tutte le carte in regole per riuscire: accessibilità, fusione dei due distretti e, quindi, risparmio, aumento della qualità dei servizi, dando un segnale di rinascita per Marghera. Ora - evidenzia Ferialdi - temiamo l'arrivo dell'ennesimo inutile supermarket o, peggio, che quello stabile continui a versare nello stato di attuale abbandono con spaccio di droga». Chiunque percorra a piedi via Ulloa per accedere al sottopasso pedonale della stazione di Mestre può notare le pessime frequentazioni all'interno della vecchia scuola, confermata dal ritrovamento di materiali legati al traffico di stupefacenti duranti interventi delle forze dell'ordine nello stabile. «Invitiamo i cittadini - conclude Ferialdi - a firmare l'appello dei sindacati, a continuare a manifestare sui social con l'hastag #ZaiaRispondi e di inondare la Regione con il mail bombing perchè la vicenda per noi rimane aperta».
Giacinta Gimma
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