Testolini, nuova apertura con Buffetti

Giovedì 23 Febbraio 2017
Un pezzo di storia veneziana che da sempre è legato alla città. Il nome Testolini ai più nostalgici ricorderà il ponte a pochi passi dal Bacino Orseolo, dove storicamente è rimasta per anni la cartoleria. Trasferitosi nei dintorni di San Luca in calle dei Fabbri, ora il negozio si muoverà ancora, questa volta in campiello Corner, a Cannaregio, dove aprirà sabato prossimo 25 febbraio. E il titolare si augura che possa proseguire lo stesso legame con la città.
«La prima inaugurazione avvenne nel 1911, quando il bellunese Adelchi Testolini aprì la prima cartoleria spiega il titolare Stefano Bettio la città poteva contare su quasi 160mila abitanti, oggi la storia è diversa e siamo 54mila». Il mercato, quindi, non può che esser cambiato: «Il settore era prettamente scolastico prosegue Bettio - si vendevano gran quantità di pennini, quaderni e cartelle. Anche i prodotti di belle arti avevano la loro importanza, dato che erano rivolti, oltre che agli studenti, ad un gran numero di artisti locali e internazionali». Una vocazione rimasta immutata per cinquant'anni, quando in azienda arrivò Ferruccio Bettio, promotore del restauro del locale: «Purtroppo prosegue Stefano - mio padre ci lasciò a 57 anni e l'anno seguente anche l'anziana signora Testolini abbandonò. Io e mio fratello, ventenni, ci trovammo a gestire l'azienda da soli». Le difficoltà della famiglia non distolsero i due dalla volontà di innovare e raggiungere gli obiettivi, nonostante le novità come il commercio elettronico. «Venezia spiega Bettio - è caratterizzata da elevati costi di gestione e dalla piaga degli affitti. Anche se il male più grande per le attività che lavorano con la cittadinanza resta l'esodo degli abitanti. La fuga ha spopolato ed invecchiato la città e l'eccesso di un turismo mordi e fuggi ne ha cambiato i connotati». Il nuovo negozio sarà ampio e racchiuderà due marchi, Testolini e Buffetti: «Avremo a disposizione 250 metri quadri conclude Bettio - con la cancelleria e gli articoli da regalo, ma anche le utilità per gli uffici, come i timbri».
Tomaso Borzomì
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