Tba21, un centro di ricerca per l'arciduchessa

Mercoledì 23 Maggio 2018
LA MOSTRA
C'è l'aspetto spettacolare affidato alla bellezza delle immagini di Armin Linke, e c'è tutta la complessa problematica naturalistica, geopolitica, giuridica sottesa alla definizione di oceano nella mostra Prospetting Ocean 2018, aperta fino al 30 settembre presso l'Istituto di Scienze Marine (Cnr-Ismar), in riva dei Sette Martiri, a Venezia. Splendide le immagini, frutto di tre anni di ricerche di Linke, che è persino ricorso all'uso di robot dotati di telecamere per fotografare la vita ad una profondità di 5.000 metri. Dove, notoriamente, è buio pesto. Ma Linke è riuscito ad illuminarle. Come a dire: gli strumenti sono essenziali ma quello che conta è l'intuizione, suffragata da prove. Poi c'è l'aspetto di ricerca scientifica a cominciare dai batteri, l'unica forma di vita che può prescindere dall'ossigeno anche a contatto con le emissioni vulcaniche. Giustamente posti all'inizio del percorso, scandito in 11 stanze.
ARTE E SCIENZA
Quale utilizzo farne in campo scientifico o in quello medico e da parte di chi, visto gli investimenti richiesti, è uno dei tanti interrogativi che attraversano questa ricerca promossa da TBA21 (Thyssen-Bornemisza Art Contemporary Academy) in collaborazione con Cnr-Ismar, che. come ha annunciato l'arciduchessa Francesca von Habsburg, fa da prologo alla nascita di un centro di ricerca artistica e scientifica che si aprirà nel 2019 a Venezia che poi, pur essendo una accademia itinerante troverà spazio nell'ex chiesa di San Lorenzo che diventerà il nuovo quartier generale della Tba21 Academy.
Una mostra che riguarda anche lo sfruttamento delle risorse, dalla pesca alla raccolta di minerali rari, quasi mai compatibile con le esigenze ecologiche: l'ultimo esempio documentato dalle fotografie di Linke riguarda la devastazione dell'habitat della Nuova Guinea.Senza dimenticare i risvolti tecnici quali le trivellazioni del sottosuolo, insieme risorsa economica e sfruttamento, eppure grazie ai carotaggi mezzo per stabilire le diverse stratificazioni nel tempo e i diversi stati di salute di un mare. C'è spazio anche per la spy story, naturalmente all'epoca della guerra fredda, con la ricerca del sottomarino sovietico K-129. Voluta dalla Cia e finanziata dal miliardario Howard Hughes. La sua nave venne poi utilizzata per l'esplorazione petrolifera. L'ultima stanza si riferisce alla cartografia antica: lo splendido Atlante Veneto di Vincenzo Maria Coronelli, della fine del 1600, testimonia l'importanza del passato per progettare il futuro. A cura di Stefanie Hessler. Ingresso libero. Da mercoledì a domenica. Dalle 10 alle 19.
Lidia Panzeri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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