MUNICIPALITA'
VENEZIA Un turismo fuori controllo, le grandi navi, lo spettro della tassa di sbarco che si avvicina sempre più e, in lontananza, il Dossier Unesco con cui Venezia cerca di tirarsi fuori dalla lista nera dei9 patrimoni dell'umanità. Di tutto questo si parlerà nell'assemblea pubblica di domani pomeriggio, alle 17, a San Leonardo. L'incontro, dal titolo Una città allo sbando e il Dossier Unesco. Turismo di massa e residenza, laguna e grandi navi, vedrà la partecipazione di Giovanni Andrea Martini, presidente della Municipalità di Venezia Murano Burano; Gianni Fabbri, Franco Migliorini, Giuseppe Tattara; mentre le conclusioni le tirerà Filippomaria Pontani, professore di Filologia classica, Università Ca' Foscari.
Nel dicembre 2018 il Comune ha indirizzato all'Unesco la risposta alle raccomandazioni espresse da Unesco nel 2017 per verificare la condizione di rischio del sito di Venezia e della sua laguna. L'incontro ha come obiettivo quello di proporre un' analisi documentata delle raccomandazioni Unesco e della realtà delle politiche finora messe in atto dall'amministrazione comunale in risposta ai quesiti Unesco, con attenzione al governo dei flussi turistici e al recupero dei dissesti idro-morfologici della laguna. Anche perché a luglio l'Unesco sottoporrà alla Commissione di esperti internazionali il caso di Venezia assieme alla città di Damasco, sconvolta dalle bombe della guerra, mentre Venezia è assediata dal turismo. Venezia resta in ogni caso un punto di riferimento mondiale per la difesa della identità delle città storiche e l'esito delle valutazioni Unesco sul caso Venezia avrà un doppio valore: locale e internazionale. Ad infiammare il dibattito anche l'introduzione del ticket di ingresso alla città e i suoi possibili effetti, che non sono solo di far cassa come alcuni pensano. Una misura che, è il rischio, potrebbe chiudersi nell'accessibilità e che verrà considerata anche dalla stessa Unesco nella sua valutazione sul destino di Venezia.
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© RIPRODUZIONE RISERVATA VENEZIA Un turismo fuori controllo, le grandi navi, lo spettro della tassa di sbarco che si avvicina sempre più e, in lontananza, il Dossier Unesco con cui Venezia cerca di tirarsi fuori dalla lista nera dei9 patrimoni dell'umanità. Di tutto questo si parlerà nell'assemblea pubblica di domani pomeriggio, alle 17, a San Leonardo. L'incontro, dal titolo Una città allo sbando e il Dossier Unesco. Turismo di massa e residenza, laguna e grandi navi, vedrà la partecipazione di Giovanni Andrea Martini, presidente della Municipalità di Venezia Murano Burano; Gianni Fabbri, Franco Migliorini, Giuseppe Tattara; mentre le conclusioni le tirerà Filippomaria Pontani, professore di Filologia classica, Università Ca' Foscari.
Nel dicembre 2018 il Comune ha indirizzato all'Unesco la risposta alle raccomandazioni espresse da Unesco nel 2017 per verificare la condizione di rischio del sito di Venezia e della sua laguna. L'incontro ha come obiettivo quello di proporre un' analisi documentata delle raccomandazioni Unesco e della realtà delle politiche finora messe in atto dall'amministrazione comunale in risposta ai quesiti Unesco, con attenzione al governo dei flussi turistici e al recupero dei dissesti idro-morfologici della laguna. Anche perché a luglio l'Unesco sottoporrà alla Commissione di esperti internazionali il caso di Venezia assieme alla città di Damasco, sconvolta dalle bombe della guerra, mentre Venezia è assediata dal turismo. Venezia resta in ogni caso un punto di riferimento mondiale per la difesa della identità delle città storiche e l'esito delle valutazioni Unesco sul caso Venezia avrà un doppio valore: locale e internazionale. Ad infiammare il dibattito anche l'introduzione del ticket di ingresso alla città e i suoi possibili effetti, che non sono solo di far cassa come alcuni pensano. Una misura che, è il rischio, potrebbe chiudersi nell'accessibilità e che verrà considerata anche dalla stessa Unesco nella sua valutazione sul destino di Venezia.
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