Stroncata dal male a 49 anni come il marito

Venerdì 20 Ottobre 2017
L'ADDIO
MESTRE Ha affrontato con una tenacia rara le tante prove che la vita le ha riservato. Quando sei anni fa aveva perso il marito a causa di un male inguaribile, non si era persa d'animo nel portare avanti la famiglia da sola, con quattro figli in tenera età. Non si è scoraggiata mai neanche quando ad ammalarsi è stata lei, due anni fa, combattendo giorno dopo giorno senza perdere mai la speranza né il sorriso. Carpenedo piange la morte di Caterina Salin, che lo scorso 29 settembre aveva compiuto 49 anni. È spirata mercoledì sera all'hospice del Centro Nazareth dove era ricoverata da una settimana, vegliata giorno e notte dalla sua amica più cara.
LA FAMIGLIA
Ancora domenica scorsa, seppure già provata, aveva la battuta pronta e quel suo tipico modo di fare che ne rifletteva la voglia di vivere. Originaria di Martellago, era arrivata a Mestre nel 1995 quando si era sposata con Pierpaolo Favaretto, il ricercatore del Coses strappato molto giovane all'affetto dei suoi cari nel novembre del 2011. Abitavano in via Trezzo e dal matrimonio avevano avuto quattro figli: dal primogenito Pietro, che oggi ha 21 anni, a Claudia, 19, fino alle due più piccole, di 15 e 7 anni. Quand'era rimasta vedova, con quattro figli da crescere, Caterina si era tirata su le maniche e nonostante il dolore ha sempre guardato avanti, trovando anche lavoro all'Autorità portuale. Era molto legata alla parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio che proprio mercoledì sera, con un veloce passaparola, si era riunita in chiesa per una veglia di preghiera.
IL RICORDO
La notizia del decesso è arrivata a pochi minuti dalla sua conclusione. La famiglia ha sempre partecipato alla vita della comunità e lei stessa, a luglio, aveva prestato servizio come cuoca al campo scuola dei giovani a Gosaldo (Bl). Lo stesso luogo dove nell'estate di due anni fa aveva conosciuto quella che poi sarebbe diventata la sorella di fatto e che da allora è stata il suo angelo custode fino all'ultimo respiro. L'altra persona che le è stata sempre vicina nella prova è il parroco don Gianni Antoniazzi: «Caterina è stata una donna di singolare energia e di fede profonda. Ha sostenuto le sfide che la vita le ha messo davanti affidandosi pienamente al Signore e non mollando mai». I familiari hanno deciso di donare le cornee, come ultimo gesto d'amore. Oggi alle 18 sarà recitato il rosario nella chiesa parrocchiale di Martellago. Il funerale sarà celebrato domani, alle 15, ai Santi Gervasio e Protasio dove la comunità si sta attivando con un paio d'iniziative per garantire anche il sostegno economico dei figli.
Alvise Sperandio
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