Stop a Rossini La Fenice è in sciopero

Domenica 24 Febbraio 2019
Stop a Rossini La Fenice è in sciopero
LA PROTESTA
Chi era impaziente per il ritorno dell'Italiana in Algeri alla Fenice dovrà attendere ancora. Fortunatamente, solo pochi giorni. Oggi, purtroppo, la prima rappresentazione dell'opera con il nuovo allestimento prodotto dalla Fondazione lirica veneziana è saltata a per uno sciopero indetto a livello locale dai sindacati Cgil, Cisl, Uil e Fials. Fino a ieri mattina è rimasto aperto il confronto in merito all'adeguamento della pianta organica (bloccato dalla legge) e al ricorso ai contratti a termine per sostenere l'imponente produzione artistica. Lo sciopero fa parte di un pacchetto di tre giorni approvati dall'assemblea di giovedì e che potenzialmente potrebbe tenere chiuso il teatro anche il 9 marzo, con la seconda Sinfonia di Mahler e il 22 marzo con la prima dell'Otello di Verdi dirette da Myung Whun Chung. Sullo sfondo, l'obbligo più generale di tutto il settore pubblico di non assumere a tempo indeterminato, se non per reintegrare l'organico dopo le fuoriuscite. A questo si aggiungono il mancato rinnovo, per il momento, di alcuni contratti a termine per via di una circolare del Mibact e il rischio di ulteriori mancate conferme a causa delle limitazioni del decreto dignità. I sindacati hanno rotto le trattative a causa della mancanza di relazioni sindacali serie e costruttive con la Fondazione.
IL SOVRINTENDENTE
Amareggiato, ma determinato, il sovrintendente e direttore artistico, Fortunato Ortombina. «Purtroppo - commenta - abbiamo uno sciopero che è stato proclamato immediatamente dopo la dichiarazione in cui entrambi ci impegnavamo a continuare il dibattito. Proprio non capisco perché siamo stati tre giorni a discutere e verbalizzare se poi l'epilogo deve essere questo. Auspico che al più presto i sindacati si chiariscano al loro interno, visto che questo non è uno sciopero nazionale e che solo a Venezia si sono rifiutati di firmare un accordo che altrove ha consentito di continuare con i contratti a termine. Ritengo pertanto questa cosa un incidente di percorso».
La posizione della Fondazione è chiara e riguarda il rispetto della legge, che al momento vieta di ridiscutere questioni legate all'ampliamento del personale.
«È evidente - prosegue - che a fronte di un mondo cambiato le necessità sono diverse, per cui abbiamo fatto fronte con più contratti a termine rispetto a un tempo. Sempre nel rispetto della legge, che non mi consente di fare concorsi per aggiungere personale stabile. Credo che il problema posto dal decreto dignità abbia portato una grande occasione, purché il parlamento superi il vuoto normativo che si è venuto a creare».
GLI ABBONATI
Abbonati e acquirenti dei biglietti della prima avranno due possibilità. Gli abbonati saranno contattati dal personale di biglietteria per concordare il rimborso del rateo o il ricollocamento in una delle prossime sei recite. Gli acquirenti dei singoli biglietti potranno ottenere il rimborso presentando il biglietto dalle 13 di oggi a domenica 10 marzo in biglietteria oppure, da martedì e fino al 10 marzo nelle sedi dove il biglietto è stato acquistato. Infine, i biglietti acquistati in internet potranno essere rimborsati da oggi in biglietteria oppure tramite rimborso sulla carta di credito usata per l' acquisto.
Ironia della sorte, l'Italiana in Algeri, fu rappresentata per la prima volta (era il 1813) proprio a Venezia, nel teatro di San Beneto, poi ribattezzato teatro Rossini. Oggi, dentro il suo involucro antico, c'è un cinema multisala.
Michele Fullin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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