IL PROCESSO
VENEZIA Era stato arrestato mentre cercava di forzare un garage alla Bissuola in piena notte, svegliando una coppia di ragazzi che dormivano al piano di sopra. E che, capite le intenzioni dell'uomo, avevano chiamato le forze dell'ordine facendo portare in carcere quel ladro fin troppo rumoroso. E ieri, N.B., 47 anni, veneziano, accusato di tentata rapina, è stato condannato a 3 anni e 5 mesi (in abbreviato) dal giudice dell'udienza preliminare Maria Luisa Materia.
Quello del quarantasettenne è un nome conosciuto dalle forze dell'ordine, per via di una sequela di precedenti per furto, porto d'armi e oggetti atti ad offendere, ricettazione, maltrattamenti in famiglia, percosse e lesioni personali. I fatti che lo hanno portato alla condanna di ieri, però, nascono da un tentativo di scasso nella notte del 22 luglio scorso quando, alle 3.15, aveva puntato ai garage del condominio al civico 31 di via Casona alla Bissuola.
Quando la coppia si è svegliata per il troppo rumore e ha messo la testa fuori dalla finestra, il ladro stava armeggiando con gli attrezzi per riuscire ad aprirsi un varco nei finestroni. Un'operazione che aveva cercato di portare a termine senza successo, colpa del clangore degli attrezzi metallici che aveva svegliato i due conviventi, mentre dormivano con la finestra aperta.
I due inquilini infatti si sono insospettiti quando hanno sentito dei rumori metallici provenire dal cortile del condominio ad un'ora del tutto insolita. Il ragazzo si è affacciato alla finestra e gli è bastato poco per capire da dove provenissero quei suoni, così come chi ne fosse l'artefice. E così, mentre lui ha continuato a tenere d'occhio il ladro, senza mai perderlo di vista, la compagna aveva chiamato il 113 per chiedere l'intervento di una Volante. Il 47enne è stato intercettato dai poliziotti nell'androne del condominio. I sopralluoghi sono serviti per constatare il danneggiamento di quattro garage dove c'erano vari oggetti, sparsi sul pavimento.
N. Mun.
© RIPRODUZIONE RISERVATA VENEZIA Era stato arrestato mentre cercava di forzare un garage alla Bissuola in piena notte, svegliando una coppia di ragazzi che dormivano al piano di sopra. E che, capite le intenzioni dell'uomo, avevano chiamato le forze dell'ordine facendo portare in carcere quel ladro fin troppo rumoroso. E ieri, N.B., 47 anni, veneziano, accusato di tentata rapina, è stato condannato a 3 anni e 5 mesi (in abbreviato) dal giudice dell'udienza preliminare Maria Luisa Materia.
Quello del quarantasettenne è un nome conosciuto dalle forze dell'ordine, per via di una sequela di precedenti per furto, porto d'armi e oggetti atti ad offendere, ricettazione, maltrattamenti in famiglia, percosse e lesioni personali. I fatti che lo hanno portato alla condanna di ieri, però, nascono da un tentativo di scasso nella notte del 22 luglio scorso quando, alle 3.15, aveva puntato ai garage del condominio al civico 31 di via Casona alla Bissuola.
Quando la coppia si è svegliata per il troppo rumore e ha messo la testa fuori dalla finestra, il ladro stava armeggiando con gli attrezzi per riuscire ad aprirsi un varco nei finestroni. Un'operazione che aveva cercato di portare a termine senza successo, colpa del clangore degli attrezzi metallici che aveva svegliato i due conviventi, mentre dormivano con la finestra aperta.
I due inquilini infatti si sono insospettiti quando hanno sentito dei rumori metallici provenire dal cortile del condominio ad un'ora del tutto insolita. Il ragazzo si è affacciato alla finestra e gli è bastato poco per capire da dove provenissero quei suoni, così come chi ne fosse l'artefice. E così, mentre lui ha continuato a tenere d'occhio il ladro, senza mai perderlo di vista, la compagna aveva chiamato il 113 per chiedere l'intervento di una Volante. Il 47enne è stato intercettato dai poliziotti nell'androne del condominio. I sopralluoghi sono serviti per constatare il danneggiamento di quattro garage dove c'erano vari oggetti, sparsi sul pavimento.
N. Mun.
