Si è tolto la vita all'interno dell'ufficio dove lavorava. Al termine di un

Venerdì 21 Luglio 2017
Si è tolto la vita all'interno dell'ufficio dove lavorava. Al termine di un
Si è tolto la vita all'interno dell'ufficio dove lavorava. Al termine di un difficile periodo di depressione provocato, come spesso accade in questi casi, da problemi di natura economica.
La vittima è un cinquantacinquenne, Lucio Chiaranda, socio di una ditta edile di impiantistica di Castello, nella zona dell'ospedaletto.
L'allarme è stato dato mercoledì sera quando un collega dell'uomo, non riuscendo a mettersi in contatto con lui, ha chiesto l'intervento dei vigili del fuoco e dei carabinieri.
Quando le forze dell'ordine sono entrare nella sede della ditta, situata al civico 6378, hanno fatto la tragica scoperta. L'uomo, infatti, si era tolto la vita impiccandosi all'interno di una stanza della sede della ditta edile.
A questo punto, constatato il decesso, i carabinieri della Compagnia di Venezia hanno deciso di sentire alcuni testimoni che lavoravano con la vittima. Nel giro di breve tempo diverse persone hanno confermato che l'uomo stava attraversando un periodo molto delicato, sul piano personale, per alcuni debiti collegati alla ditta di cui era socio.
Un problema, a quanto pare, non nuovo visto che nel suo profilo Facebook già qualche mese fa l'uomo aveva scritto alcune righe parlando proprio delle persone che si trovano in difficoltà di varia natura.
Nel corso della perquisizione è stata poi rinvenuta una lettera, che era rivolta alla sorella che lavora in una farmacia di Marghera e con la quale l'uomo viveva in terraferma, nella quale l'imprenditore spiegava i suoi problemi di natura economica, scusandosi poi per il gesto estremo che aveva compiuto. Dell'episodio è stato rapidamente informato anche il magistrato di turno. Quest'ultimo, pur confermando la pista del suicidio, ha deciso di far compire un accertamento cadaverico per cercare di fare piena luce sulla delicata vicenda.
Va ricordato che l'imprenditore edile era noto in città anche per la sua attività all'interno della delegazione veneziana della Federazione Italiana Sommelier Ristoratori e Albergatori. In passato, come direttore, aveva anche tenuto dei corsi per far conoscere ai partecipanti le caratteristiche dei vini.
I corsi erano ospitati al ristorante Graspo de ua, a due passi dal ponte di Rialto, e il titolare, Alessandro Mazzetto, ha ricordato la grande disponibilità dimostrata da Chiaranda durante l'iniziativa.
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