Sgarbi sul Bellini restaurato e rovinato: «Il museo non c'entra, colpa del freddo»

Domenica 19 Febbraio 2017
Sgarbi sul Bellini restaurato e rovinato: «Il museo non c'entra, colpa del freddo»
Il deterioramento della pala di Giovanni Bellini al Museo diocesano d'arte sacra è un fatto sgradevole ma non prevedibile, manifestatosi anche altrove e in forma più grave per lo stesso motivo. Per questo non ne farei uno scandalo. E tenderei ad assolvere il direttore della struttura, don Gianmatteo Caputo, che conosco bene e di cui spesso ho avuto modo di apprezzare la professionalità. Interpellato sul caso che ha investito l'opera belliniana Vergine in gloria e santi (proveniente da Santa Maria degli Angeli a Murano, restaurata ed esposta a Santa Apollonia in occasione dei 500 anni dalla morte del suo autore e da dicembre non più visibile nei magazzini del museo, per i danni causati dalla altalenante situazione climatica all'interno dello stesso), lo storico e critico d'arte Vittorio Sgarbi precisa che nel medesimo arco temporale danni del genere sono stati riscontrati anche alla Pinacoteca di Brera su una quindicina di opere di artisti non meno grandi di Bellini, tra i quali Bramante e Piero della Francesca. Lo stesso, ma fortunatamente solo per uno o due dipinti, è accaduto alle Gallerie dell'Accademia di Venezia. E persino a quattro pezzi della mia collezione, visibili temporaneamente alla Ciasa de Ra Regoles di Cortina d'Ampezzo. Per quest'ultimo caso che dovrei fare? Condannare me stesso per incuria?. L'effetto killer va attribuito agli sfalsi climatici, dal momento che nel periodo si sono registrate anche temperature al di sotto dello zero continua Sgarbi Inconvenienti cui non sempre i musei sono in grado di porre rimedio, non prevedibili e soprattutto dannosissimi per le opere su tavola, come buona parte della produzione veneziana». Anche il direttore del Polo Museale del Veneto, Daniele Ferrara, sostiene che il deterioramento dell'opera non era prevedibile. Il restauro della pala si è svolto bene - afferma Ferrara - ogni opera ha le sue caratteristiche strutturali che nel tempo lasciano emergere le diverse criticità. Nei prossimi giorni saranno portati degli apparecchi umidificatori al museo e pare vi siano già alcuni fondi per il nuovo restauro. E' una buona notizia. In questi giorni c'è stato il sopralluogo degli esperti dell'Opificio di Firenze e ora si sta valutando se restaurare la pala a Venezia o trasferirla».
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