Sono diventati una sessantina, tutti titolari storici di capanne o tucul del Des Bains, e sono sempre più arrabbiati. Mentre dalla direzione della spiaggia non arrivano le assicurazioni richieste su costi e servizi per la stazione balneare ormai alle porte. Monta la protesta tra i clienti di una delle spiagge più note e un tempo più amate del Lido. Tutto era cominciato, un mese fa, dall'aumento deciso dai nuovi gestori inglesi delle ex spiagge Ciga.
«Un aumento del 5% delle tariffe 2016, già prima ritenute ingiustificatamente alte e del tutto sproporzionate in relazione al livello dell'offerta e lo stato delle attrezzature, di anno in anno sempre più vecchie e malridotte» denunciano, in una nota, i clienti del Des Bains che ricordano, oltre alla «fatiscenza delle strutture, i bar funzionanti a malapena a stagione già avviata, i servizi igienici che garantiscono acqua calda a singhiozzo, le trappole per topi disseminate tra le capanne per arginarne la presenza, nonostante i suoi prezzi, balzati persino alle cronache nazionali per essere tra i più alti di Italia. Eppure, basta fare visita agli stabilimenti balneari più prestigiosi di altri litorali per capire qual è la cura e l´attenzione riservata ai clienti, e quale la qualitá dei servizi inclusi, a giustificazione dei costi. I gestori del Des Bains, invece, danno per scontato che ci vada bene qualunque condizione, anche se dovrebbero essersi accorti che il numero delle capanne sfitte aumenta ogni anno».
Ebbene, a fronte delle prime proteste, la direzione aveva fatto slittare il termine per versare la caparra dal 15 al 28 aprile. Una scadenza ormai prossima senza che siano arrivate altre rassicurazioni per i clienti, in particolare sull'aumento dei prezzi. Ed ecco la nuova uscita del gruppo di clienti arrabbiati. «Se per tale data non avremo risposta - scrivono - la nostra protesta si farà più forte e non si fermerà». (r. br.)
© riproduzione riservata
«Un aumento del 5% delle tariffe 2016, già prima ritenute ingiustificatamente alte e del tutto sproporzionate in relazione al livello dell'offerta e lo stato delle attrezzature, di anno in anno sempre più vecchie e malridotte» denunciano, in una nota, i clienti del Des Bains che ricordano, oltre alla «fatiscenza delle strutture, i bar funzionanti a malapena a stagione già avviata, i servizi igienici che garantiscono acqua calda a singhiozzo, le trappole per topi disseminate tra le capanne per arginarne la presenza, nonostante i suoi prezzi, balzati persino alle cronache nazionali per essere tra i più alti di Italia. Eppure, basta fare visita agli stabilimenti balneari più prestigiosi di altri litorali per capire qual è la cura e l´attenzione riservata ai clienti, e quale la qualitá dei servizi inclusi, a giustificazione dei costi. I gestori del Des Bains, invece, danno per scontato che ci vada bene qualunque condizione, anche se dovrebbero essersi accorti che il numero delle capanne sfitte aumenta ogni anno».
Ebbene, a fronte delle prime proteste, la direzione aveva fatto slittare il termine per versare la caparra dal 15 al 28 aprile. Una scadenza ormai prossima senza che siano arrivate altre rassicurazioni per i clienti, in particolare sull'aumento dei prezzi. Ed ecco la nuova uscita del gruppo di clienti arrabbiati. «Se per tale data non avremo risposta - scrivono - la nostra protesta si farà più forte e non si fermerà». (r. br.)
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