Segretario comunale accusato di mobbing

Sabato 16 Febbraio 2019
L'INCHIESTA
CURTAROLO La bufera in Comune a Curtarolo, nell'Alta Padovana, travolge anche Claudio Pontini, 54 anni, segretario comunale veneziano di Cannaregio, con incarichi passati a Salzano, Noale e Quarto d'Altino. Il sindaco Fernando Zaramella, insieme ad altri quattro (tra cui appunto Pontini), il prossimo 7 maggio dovrà comparire davanti al Gup per difendersi dalle accuse di atti persecutori, lesioni e abuso d'ufficio ai danni di una loro segretaria. La stessa impiegata che aveva segnalato il primo cittadino per la falsa laurea. Reato da cui Zaramella, lo scorso giugno, è stato assolto per non doversi procedere per la particolare tenuità del fatto.
GLI INDAGATI
Oltre al sindaco Fernando Zaramella e a Pontini, sono finiti nei guai il dirigente dell'area servizi tecnici Andrea Valentini 50 anni di Abano Terme, il dirigente dell'area amministrativa Carmelo Mazzola 58 anni di Vigonza e il responsabile dei servizi finanziari Giorgio Casonato 52 anni di Vedelago in provincia di Treviso. L'impiegata amministrativa A.C. sarebbe stata presa di mira dai cinque a partire dal maggio del 2014. Il motivo sarebbe riconducibile alla sua denuncia in merito alla laurea mai conseguita in Economia bancaria nel 1995 a Ca' Foscari da parte del primo cittadino. E poi, secondo quanto raccontato dalla dipendente comunale agli inquirenti, lei non è mai piaciuto al sindaco Zaramella che il Gup Cristina Cavaggion per quella marachella ha assolto per non doversi procedere per la particolare tenuità del fatto. Ma il prossimo 7 maggio lui e gli altri quattro indagati davanti al giudice per l'udienza preliminare dovranno difendersi da accuse molto più pesanti.
I FATTI
L'indagine era seguita dal pubblico ministero Francesco Tonon che aveva chiesto l'archiviazione del caso, ma il Gip Elena Lazzarin ha formulata una imputazione coatta e ora i cinque dovranno comparire davanti al Gup Domenica Gambardella. Secondo l'accusa, rappresentata ora dal sostituto procuratore Silvia Golin, l'impiegata negli anni è stata demansionata e isolata. Sarebbe stata costretta a lavorare nei giorni festa e non le sarebbero state pagate le ore di straordinario. Le avrebbero ordinato di tenere sempre aperta la porta del suo ufficio. E con il passare dei mesi le avrebbero tolto il lavoro, lasciandola senza fare nulla. Le avrebbero anche negato di usufruire di permessi per accudire il marito malato, deceduto lo scorso settembre. Infine dal 2014 al 2016 la donna è stata trasferita d'ufficio e di mansioni per tre volte. Tutto questo secondo l'accusa ha procurato nell'impiegata ...Una lesione personale grave.
L'ALTRA INDAGINE
L'impiegata, che era responsabile dell'area amministrativa del comune di Curtarolo, ha anche presentato denuncia per il mobbing e per il fatto, secondo lei, di essere stata demansionata. Anche su questo fronte civile è stata aperta un'indagine.
Marco Aldighieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci