Sarà un'estate calda, per il Comune, sul fronte del lavoro. Mentre i sindacati

Giovedì 30 Giugno 2016
Sarà un'estate calda, per il Comune, sul fronte del lavoro. Mentre i sindacati dei comunali affilano le armi in vista dell'assemblea convocata per lunedì prossimo, ieri Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato per l'8 luglio il primo di tre giorni di sciopero di tutti i lavoratori degli appalti dei musei civici. In pratica i visitatori che, venerdì prossimo, si recheranno a Palazzo Ducale, al Correr o negli altri "gioielli" della Fondazione Musei civici correranno il rischio di trovarsi davanti a una porta sbarrata. Un bel danno anche economico, se lo sciopero raccoglierà una vasta adesione, visti gli incassi del solo Ducale in questo periodo di alta stagione. Lo scontro tra sindacato e Fondazione, d'altra parte, è duro. Oggetto del contendere il cambio di appalto in programma per fine anno e il nuovo capitolato allo studio della Fondazione. Per la prima volta non sarebbe inserita la cosiddetta clausola di salvaguardia, che garantisce i posti di lavoro anche quando cambiano gli appalti. Di qui la decisione dei lavoratori di scioperare.
E verso una stagione di proteste si avvia anche Ca' Farsetti, con i dipendenti a stipendio ridotto e ben 300 precari che rischiano di restare a casa tra settembre (le maestre, con ovvie ricadute sul funzionamento degli asili) e fine anno. Rotte le trattative sindacali, sarà l'assemblea di lunedì a decidere il da farsi. All'appuntamento saranno invitati anche i parlamentari veneziana. E sarà un'altra occasione per parlare di quel Salva Venezia, a cui sono tanto legati i destini di dipendenti e precari, ma che ancora non si vede all'orizzonte. Altro tema caldissimo per Ca' Farsetti. Ieri in Giunta il tenore della discussione sulla questione era preoccupato. «Voglio restare fiducioso, ma ogni giorno che passa la situazione si fa più difficile» ha commentato l'assessore Michele Zuin che entro luglio deve chiudere l'assestamento di bilancio. Senza Salva Venezia ci sarebbero 18 milioni di trovare. Impossibile. E che la strada sia in salita lo confermano anche i parlamentari veneziani. Negli atti nel governo non c'è traccia di un provvedimento per la città lagunare. «Ora presenteremo un emendamento in questo senso al decreto enti locali che inizia il suo iter - annuncia l'onorevole Pd, Michele Mognato - ma bisognerà vedere se sarà accolto, soprattutto se avrà l'appoggio del governo. A questo punto conta il lavoro del sindaco, invece di tanti tavoli fucsia, che Brugnaro lavori per la sua città».
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