Rimprovera i venditori di lucchetti abusivi «Mi hanno accerchiato»

Giovedì 25 Maggio 2017
(g.prad.) Sul ponte dell'Accademia occorre fare attenzione a come si parla. Lo sa bene un veneziano che preferisce rimanere anonimo e racconta di esser stato accerchiato dai venditori abusivi che volevano fargli la festa. «Ho detto ad un bengalese che non poteva vendere i lucchetti - spiega il veneziano - mi ha insultato e in men che non si dica mi hanno accerchiato in sei». L'episodio risale a domenica pomeriggio, giornata di grande afflusso turistico e quindi di affari d'oro per gli irregolari. «Avevano svariate tipologie di merce: palline gommose, bastoni per i selfie, ma quando ho visto i lucchetti non sono riuscito a trattenermi, pensando a tutta la fatica degli scorsi anni per ripulire i corrimano dello storico ponte da quella ferraglia». All'avvertimento del passante però, il bengalese con i lucchetti avrebbe reagito in modo aggressivo. «Mi ha risposto Che c... vuoi, io devo lavorare hai capito? Vaff... e altre offese a cui non ho potuto nemmeno rispondere: ero stato accerchiato da altri venditori che si sono avvicinati con fare minaccioso, e ho temuto volessero picchiarmi». Alla mancata risposta del veneziano, gli animi degli stranieri si sono placati, liberandogli la strada. «Ho subito chiamato il pronto intervento segnalando cosa mi era successo - aggiunge l'uomo - ma non so se poi sia arrivato qualcuno perché me ne sono ovviamente andato». Il fenomeno dei venditori abusivi è ormai da alcuni anni una piaga conosciuta nel centro storico veneziano, ma ciò che emerge con sempre maggior forza è che questi stranieri che lavorano in nero e con merce contraffatta, si dimostrano particolarmente aggressivi quando decidono di fare la voce grossa, aggregandosi tra loro contro un qualsiasi nemico comune che ostacoli gli affari o chieda loro di rispettare la legge. «Ciò che mi è accaduto è grave perché dimostra che ormai il ponte è una zona in cui noi veneziani dobbiamo stare attenti a cosa diciamo in loro presenza».
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