Progetti e fondi, la Fondazione Cini affida il rilancio a Renata Codello

Mercoledì 14 Febbraio 2018
Progetti e fondi, la Fondazione Cini affida il rilancio a Renata Codello
CULTURA
VENEZIA Svolta nel mondo delle istituzioni culturali lagunari.
Dal prossimo 27 marzo Renata Codello, che in questi giorni ha comunicato l'intenzione di lasciare il ruolo di direttore regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali, assumerà l'incarico di direttore affari istituzionali della Fondazione Giorgio Cini.
Recentemente è stato pubblicato l'interpello che consentirà ai candidati di presentare la domanda per poter ricoprire il posto lasciato libero dalla Codello (che ufficialmente dovrebbe rimanere in carica, quindi, fino a metà marzo).
Renata Codello è molto conosciuta in città. È stata Soprintendente ai beni architettonici e paesaggistici di Venezia e laguna dal 2006 al 2014 per poi ricoprire il ruolo di Direttore del segretariato regionale del Ministero. Un incarico che, stando a quanto si è appreso, scadeva solamente nel prossimo ottobre. Evidentemente l'architetto Codello ha giocato in anticipo in modo da poter rimanere comunque in laguna con un incarico sicuro.
In ogni caso, come precisa la stessa Fondazione Cini, i ruoli da svolgere sono abbastanza ampi. «Renata Codello - si legge in una nota della Fondazione sarà infatti responsabile della concezione e gestione di progetti complessi di valorizzazione del patrimonio storico-architettonico dell'isola di San Giorgio Maggiore, della gestione delle relazioni con le amministrazioni pubbliche, della definizione di politiche di fundraising pubblico e anche dell'individuazione e gestione di partnership coerenti con la missione e lo statuto della Fondazione. Tra i progetti di valorizzazione del patrimonio storico-architettonico custodito a San Giorgio spiccano la ricerca di una nuova destinazione e la ristrutturazione dell'ex Istituto professionale di Stato per le attività marinare, la ristrutturazione della piscina, il restauro del Teatro Verde».
Su questa vicenda il segretario generale della Fondazione Cini, Pasquale Gagliardi, ha commentato il nuovo arrivo nel management della Fondazione, sottolineando l'importanza delle recenti iniziative.
«Negli ultimi dodici anni il paesaggio di San Giorgio è radicalmente cambiato - spiega infatti Gagliardi - l'isola non è più un luogo conosciuto occasionalmente da chi partecipa ad un convegno, ma la sede di una comunità di studiosi residenti, interessati alla civiltà italiana, e veneziana in particolare, provenienti da tutto il mondo. Gli spazi e gli eventi gestiti dalla Fondazione si sono quadruplicati, la reputazione internazionale cresce di giorno in giorno, così come crescono le aspettative dei nostri diversi stakeholders. L'irrobustimento del management e una accresciuta capacità di coordinamento sono indispensabili per essere all'altezza delle aspettative degli utenti e degli standard che ci siamo dati. La condivisione, da parte di Renata Codello, di tutte le nostre scelte strategiche riguardanti il restauro e la destinazione degli edifici dell'isola (dal ritorno delle nozze di Cana nel cenacolo palladiano ristrutturato alla nuova biblioteca della Manica Lunga, dalla creazione della residenza per gli studiosi alla trasformazione dello Squero in auditorium), la rendono una risorsa preziosissima per la nostra istituzione. Con lei affronteremo la più complessa tra le sfide che ci attendono: assicurare alla Fondazione Giorgio Cini un futuro in linea con la sua grande tradizione».
«La Fondazione Cini - dice la stessa Codello - mi chiama per collaborare alla realizzazione dei suoi futuri progetti. La progettualità e l'ampiezza dei temi da sviluppare sono di straordinario interesse culturale».
Gianpaolo Bonzio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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