La sentenza è dello scorso 28 dicembre. A emetterla il Presidente della Sezione Lavoro del Tribunale civile di Venezia, Luigi Perina. Un pronunciamento che sancisce il comportamento antisindacale del questore Angelo Sanna, accogliendo quindi la denuncia presentata dal Coisp, uno dei sindacati di polizia più rappresentativo in laguna. Il giudice si è riservato 60 giorni per il deposito della motivazione. Sullo sfondo, come detto, l'istanza sindacale che imputava a Sanna di non aver dato riscontro ai ripetuti solleciti che gli erano stati inoltrate. I fatti riguardavano il mancato rispetto delle norme di sicurezza in tre diverse strutture: la sala operativa 113 , il commissariato di Mestre e il nuovo commissariato di Jesolo. «Una vittoria? Sicuramente sì, anche se va sottolineato che a perdere è l'istituzione polizia - commenta Francesco Lipari, segretario provinciale del Coisp - perché quando è il capo della questura per primo a non rispettare le regole e a non farle rispettare, vuol dire che qualche cosa non va». Da Santa Chiara no comment, se non un laconico «aspettiamo le motivazioni e faremo di sicuro ricorso» con la precisazione che in prima battuta il verdetto era stato favorevole a Sanna.
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