Polfer più forte in zona stazione

Mercoledì 24 Ottobre 2018
Polfer più forte in zona stazione
TAGLIO DEL NASTRO
MESTRE A ragione si può considerare l'avamposto a garanzia della sicurezza in una delle zone più a rischio della città: quella che ruota attorno alla stazione dei treni, snodo strategico per i collegamenti del nordest e non solo con una media annua di 164.250 convogli e 7 milioni e 300mila passeggeri. Ed è appunto in questo contesto, fluido e complesso, che il ruolo svolto dalla Sezione di Polizia ferroviaria risulta basilare nel monitorare, controllare e gestire situazioni e soggetti dalla fisionomia criminale più diversa. Ed ecco che l'investimento fatto, grazie a un piano condiviso fra ministero degli Interni e Gruppo ferrovie, per rinnovare e potenziare la sede che si affaccia sul binario 1 va ad aggiungere un nuovo tassello nel progetto di progressiva sottrazione al degrado dell'area che si estende nelle vie limitrofe e nel quartiere Piave, che si completerà con la questura di terraferma che verrà realizzata sulle cenerei della ex scuola Monteverdi. Dopo la grande retata che, con l'operazione San Michele della Mobile, lo scorso luglio ha smantellato l'organizzazione nigeriana egemone nello smercio della droga, in particolare della famigerata eroina killer, la guerra allo spaccio, ai furti con destrezza, ai borseggi, ai mendicanti molesti, alle aggressioni e alle rapine continua nella quotidianità anche con il prezioso contributo della Polfer, decisivo sul piano della segnalazione di persone sospette in transito.
IN TRINCEA
Aspetto sottolineato con accenti diversi dalle autorità civili e militari che ieri hanno voluto partecipare al taglio del nastro ufficiale degli uffici operativi Polfer ristrutturati e ammodernati su misura delle esigenze del personale: lavori compiuti in meno di un anno del costo di circa 100mila euro sostenuto da Rete Ferroviaria Italiana. L'ultimo restyling era datato 1992, e da allora è cambiato sia il modo di viaggiare così come sono cambiate le normative e l'approccio investigativo, ha sottolineato Manuela De Bernardin dirigente del Compartimento veneto Polfer: «Ora glia genti hanno a disposizione un luogo di lavoro più funzionale e adeguato alle necessità operative». Parole di soddisfazione dal direttore centrale delle Specialità della polizia di Stato, prefetto Roberto Sgalla, il quale ha definito la Polfer «una eccellenza nella quale oltre all'indubbia specializzazione c'è una componente umana necessaria nell'intervenire in particolari frangenti che vedono protagonisti soggetto deboli come minori fuggiti di casa, persone con disagio sociale o nell'emergenza di incidenti ferroviari». Elogi anche dal prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto, dal questore Danilo Gagliardi, dal responsabile sicurezza di Rfi, Alessandro Filippelli, e da Ermelinda Damiano, presidente del Consiglio comunale, che ha portato il saluto del sindaco Luigi Brugnaro. Ad ascoltare fra gli altri, il procuratore vicario Adelchi D'Ippolito, la presidente del Tribunale, Manuela Farini, i comandanti provinciali dell'Arma e della Finanza, Claudio Lunardo e Giovanni Avitabile, il comandante della Municipale, Marco Agostini.
I NUMERI
Un presidio cosiddetto ad alta operatività quello della Polfer a Mestre che, h 24, vede impegnati 38 agenti al comando del sostituto commissario Giorgio Sanna, aiutati nella vigilanza da un sistema di telecamere che copre il 90% dei binari. Nel 2018 si è registrato l'impiego di 2.264 pattuglie in stazione e 194 a bordo treno che complessivamente hanno identificato 10.510 persone identificate, di cui 162 denunciate; 70 le sanzioni amministrative per violazioni al Regolamento di polizia ferroviaria, a seguito della rilevazione di comportamenti pericolosi o vietati in ambito ferroviario; 16 per violazioni del Codice della strada; 30 i provvedimenti di allontanamento con successiva emissione di 10 Daspo urbani. In quanto scalo terminale di convogli trasportanti merci pericolose, la Polfer vigila anche su tale delicato settore elevando nell'anno in corso 3 sanzioni amministrative per l'inosservanza delle prescrizioni, per un importo complessivo di 56.000 euro. Mella mission non manca la prossimità, con il rintraccio di 20 minori allontanatisi da casa o da centri di accoglienza, riaffidati ai genitori o alle strutture e gli interventi di soccorso a passeggeri vittime di gravi infortuni o colti da infarto provvedendo alla prima rianimazione e stabilizzazione in attesa dell'arrivo del Suem.
Monica Andolfatto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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