Pavanello, una conferma al veleno

Martedì 27 Giugno 2017
La campagna elettorale di Mirano è finita, ma i veleni continuano. Il duro scontro tra Maria Rosa Pavanello e alcuni oppositori non si è chiuso con la larga vittoria della sindaca al ballottaggio: le elezioni amministrative, infatti, si porteranno dietro alcuni strascichi giudiziari. Lo ha fatto intendere la stessa Pavanello domenica notte tra un brindisi e l'altro: «E' stata una campagna piena di attacchi inventati, ma non è finita qui». Ieri, tornata nel suo ufficio in municipio, la sindaca rieletta è tornata sull'argomento. Pavanello si gode il netto risultato (62,84% contro il 37,16% del leghista Semenzato), ma al tempo stesso batte i pugni sul tavolo. «A Mirano negli ultimi giorni è stato distribuito a tappeto un giornalino pieno di accuse gravi. I dirigenti comunali sono già stati interessati. L'ultima giunta, condotta dal vicesindaco, ha incaricato un avvocato di seguire la vicenda». Il riferimento è ad un fogliettone elettorale, con l'intestazione La croce, in cui sono state riportate pesanti accuse al Comune di Mirano e alla cooperativa La Piccionaia, che da anni gestisce la stagione teatrale. Associazione Lgbt prosciuga soldi pubblici a Mirano e Cooperative teatrali Gender creano spettacoli per i bambini di Mirano sono alcune delle accuse diffuse da una donna miranese (in causa con l'amministrazione per la vicenda legata ad un esproprio) e da altri avversari politici. Il riferimento di questo attacco è alla somma di 68mila euro prevista dal Comune per le attività della Piccionaia, onlus accusata di aver già portato in scena in altri comuni uno spettacolo gender (Fa'Afaline, ndr). La Piccionaia aveva già risposto nei giorni scorsi: «Siamo l'unico Centro di Produzione Teatrale del Veneto riconosciuto dal Ministero della Cultura, abbiamo 40 anni di storia e di comprovata professionalità alle spalle. Quello spettacolo ha il patrocinio di Amnesty International ed è stato pluripremiato». Ora anche la sindaca replica seccamente: «Chi ha scritto certe cose si prenderà le proprie responsabilità. Non può passare sempre tutto liscio». Ieri la prima cittadina ha passato la mattinata in municipio e il pomeriggio in famiglia, recuperando tutti quei faldoni che venerdì aveva portato via dalla propria scrivania soprattutto per scaramanzia. Ha ricevuto decine di telefonate e centinaia di messaggi, ma non quello di Semenzato. «Non mi aspettavo nulla - dice - Lo scadimento degli attacchi degli ultimi giorni mi ha molto deluso».
Intanto Cristian Zara, assessore dell'ultima amministrazione, gonfia il petto: «I miranesi hanno compreso il nostro progetto e ora potremo portare avanti un programma decennale. Ma il problema dell'astensionismo va affrontato, perché significa che la politica non sa più arrivare ai cittadini». Ora però la priorità di Maria Rosa Pavanello è comporre la nuova giunta. I fedelissimi della sindaca assicurano che nulla era stato deciso preventivamente, perché nel Pd miranese molti ricordano ancora cosa successe nel 2008: la squadra del candidato sindaco Zanardi era praticamente già pronta e invece il centrosinistra perse clamorosamente al ballottaggio. Oggi il nome più probabile è quello di Giuseppe Salviato: è il vicesindaco in pectore, ma mancherebbe ancora l'ok di tutto il partito. Altri nomi caldi per il Pd sono quelli di Anna Gnata e Gabriele Petrolito, mentre dalla civica Avanti insieme per Mirano potrebbe spuntare la campionessa di pattinaggio Erika Zanetti, magari come consigliera con delega allo sport.
Il vero nodo riguarda però la lista Io scelgo Mirano: gli ex assessori Cristian Zara e Federico Vianello sono molto quotati, lo stesso vale l'ex presidente del consiglio comunale Renata Cibin. Tre nomi della stessa lista parrebbero però troppi: questa è una delle prime matasse da sbrogliare per il Pavanello-bis.
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