Pancin: «Basta denigrare Venezia per motivi politici»

Domenica 23 Luglio 2017
(gla) Confermato il licenziamento deiventi dipendenti dell'Azienda di promozione turistica della provincia di Venezia, lasciati a casa nel marzo del 2016 a seguito di procedura di mobilità.
Lo ha stabilito la sezione lavoro del Tribunale di Venezia, rigettando i ricorsi presentati dai lavoratori, tra cui figura anche l'ex dirigente Massimo Romano.
Nel provvedimento depositato venerdì, dal giudice Anna Menegazzo, viene confermata la regolarità della procedura seguita dall'Apt, e dunque la validità dei licenziamenti.
Secondo i ricorrenti, l'Apt è di fatto un ente pubblico, essendo controllato da una serie di enti locali della provincia: di conseguenza non avrebbe potuto applicare le norme relative ai licenziamenti collettivi previste per le società private. Ma, il Tribunale non è stato dello stesso avviso. Una decisione, quella emessa dalla dottoressa Menegazzo, che nei mesi scorsi era stata anticipata da due precedenti ordinanze, emesse in merito alla stessa vicenda dall'allora presidente della sezione lavoro, Luigi Perina, nelle quali era già stato stabilito che, in qualità di ente strumentale, l'Apt di fatto è una vera e propria azienda dotata di propria personalità giuridica, occupandosi di gestione e promozione dei servizi turistici del territorio.
Gli ex dipendenti dell'Apt di Venezia potranno ovviamente impugnare il provvedimento di fronte alla sezione lavoro della Corte d'Appello, di cui nel frattempo è diventato presidente il dottor Perina.
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci