Ospedale Civile, Cardiologia tra i migliori reparti in Italia

Giovedì 27 Luglio 2017
Ospedale Civile, Cardiologia tra i migliori reparti in Italia
Il reparto di Cardiologia del Civile è stato promosso a pieni voti dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, con il terzo posto conseguito tra le strutture ospedaliere italiane che possono vantare il minor tasso di mortalità entro i primi 30 giorni da un infarto o un ictus (2,07%, rispetto all'1,29 di Guastalla e all'1,53 di Sarzana).
Un esempio positivo di servizi alla persona che in Italia continuano a funzionare a due velocità. Per il direttore generale dell'Ulss 3 Serenissima, Giuseppe Dal Ben, l'analisi commissionata dal ministero della Salute «è uno studio annuale accuratissimo e fondamentale sul lavoro degli ospedali italiani: si fonda su dati specifici, complessi, omogenei, già depurati dalle possibili deformazioni statistiche, e certifica quindi le vere eccellenze. Per questo i risultati dell'Ospedale civile, che si aggiungono a quelli lusinghieri ottenuti a Mestre, sono motivo di orgoglio non solo per noi ma per tutta la città. Nella comune consapevolezza che in questo settore dell'assistenza ospedaliera, Venezia continua a fare passi importanti passi in avanti. Che si concretizzano in una buona sanità messa al servizio dei cittadini e della loro salute».
Non meno soddisfatto per il terzo posto nella classifica Agenas, il primario Giuseppe Grassi. Che precisa come da anni Cardiologia «sviluppi innovazioni tecnologiche come la distribuzione informatizzata dei farmaci in reparto, e la gestione dei pazienti cardiopatici a distanza con i più recenti ritrovati del telecontrollo e della telemedicina». Grassi sottolinea come il risultato raggiunto abbia quali punti fermi non solo la bassissima mortalità a 30 giorni da un infarto miocardico acuto (2,07%, rispetto a una media italiana del 9,03), ma quella altrettanto bassa di decessi a 30 giorni per scompenso cardiaco (6,03% contro l'11,08). E ancora, l'elevata quota di infartuati trattati entro i due giorni con la procedura salvavita dell'angioplastica percutanea (58,16% contro il 43,32).
Nella medesima circostanza, l'Ulss 3 evidenzia che «oltre a Cardiologia, a ottenere il plauso di Agenas è il reparto di Ortopedia diretto dal primario Stefano Freguja. Specie per la capacità di affrontare chirurgicamente le fratture al femore entro le 48 ore (80,12%, rispetto a una media nazionale del 54,64). Risultati che vanno di pari passo con una rinascita del Civile basata sulla ristrutturazione degli ambienti, sulla professionalità degli specialisti e sulla tutela del patrimonio monumentale».
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