Ormeggi, i diportisti tornano a chiedere il bando al Comune

Giovedì 27 Luglio 2017
Il gruppo Diportisti della Laguna veneta torna all'attacco a proposito del bando per i posti barca del Comune di Venezia. Che sarebbe pronto, stando a quanto risulta agli uffici, da quasi un anno ma che non è ancora stato discusso in Giunta. Eppure era stato promesso per giugno. Il bando precedente risale ormai a 5 anni fa, quando fu stilata una graduatoria con circa 800 partecipanti. E ben presto le liste si esaurirono. Il proposito del Comune era quello di predisporre un bando a cadenza biennale, ma nonostante i numerosi solleciti - l'ultimo un'interrogazione della consigliera pd Monica Sambo - ad oggi non è arrivata ancora alcuna risposta. E ci sarebbe davvero la necessità di riordinare gli ormeggi, a volte impropriamente utilizzati.
«Sarebbe anche un'occasione per il Comune per fare cassa in modo semplice - precisa il portavoce del Gruppo, Mirco Bodi - per chi ha una barca è importante avere delle certezze, anche perchè una volta aperto il concorso ci saranno i tempi di pubblicazione e quelli per stilare la graduatoria. Insomma, per questa stagione ormai è andata così, ma sarebbe importante almeno per la prossima avere delle garanzie».
Novità anche per i posti barca di competenza dell'ex Magistrato alle Acque, che dall'8 maggio scorso ha introdotto un nuovo sistema di geolocalizzazione per le concessioni demaniali. L'utente dovrebbe accedere solo online per presentare la domanda. In realtà la schermata iniziale è già un deterrente perchè avverte che si sta entrando in una connessione protetta con tanto di segnale d'allarme. I coraggiosi che procedono devono poi registrarsi al Sistema informatico demaniale e si trovano di fronte a una complicata procedura per raggiungere la posizione desiderata. Inghippo risolvibile telefonando agli uffici che in un battibaleno, zona per zona, cercano di accontentare le richieste dei concessionari per le licenze di spazio acqueo. Continua intanto l'attività dei Diportisti nella raccolta dei monconi di bricole vaganti, pericolosissime per la navigazione. E anche di paletti di conterminazione delle barene, che ormai a causa del motondoso, si staccano dalle aree in cui sono stati piantati. In un mese ne sono stati pescati a centinaia, tanto che il gruppo ha inventato una specie di gara a premi per chi ne porterà in salvo di più. In attesa che arrivino i fondi per la manutenzione delle bricole e il via libera definitivo per l'uso di materiali sintetici.
Raffaella Vittadello
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