«Marilyn personaggio di se stessa»

Giovedì 22 Novembre 2018
TEATRO
Bionda è bionda, Lucilla Giagnoni, ma non basta questo per dire l'empatia con cui porta in scena Marilyn. Attrice allo stato puro, che oggi apre la stagione di prosa del Teatro Comunale di Vicenza (info tel. 0444.324442 - www.tcvi.it).
Da grande affabulatrice qual è, l'attrice toscana racconta la storia di Norma Jeane Baker, chiedendosi chi sia stata veramente Marilyn Monroe, una creatura divisa tra l'immagine creata dallo star system e il suo essere una donna debole e fragile. «Non mi interessa il denaro. Voglio solo essere meravigliosa», disse Marilyn. E proprio il percorso per arrivare all'immagine senza tempo di icona e diva, costruita con cura maniacale attraverso il personaggio della bionda svampita, è la chiave di questo lavoro teatrale.
LO SPETTACOLO
Lucilla Giagnoni in scena è Marilyn, fasciata nello splendido abito bianco entra ed esce dal personaggio che ha scelto di raccontare. «Sono un'attrice come lei - dice l'interprete - se i nostri corpi sono diversi, la nostra anima è fatta di frammenti, che si ricompongono come in un caleidoscopio in un personaggio».
E così immerge il pubblico in un'atmosfera pop fatta di luci e ombre, specchi e poltroncine a cuore, assumendo atteggiamenti, sguardi, movenze del mito biondo, a tratti sorprendentemente simili. «È un lavoro nel quale c'è un pezzo della mia anima, perché Marilyn è vista come un personaggio da interpretare rimarca Giagnoni È un personaggio che non esiste e che per la stessa Norma Jeane è stata l'interpretazione di maggior successo, quella che l'ha rinchiusa dentro un'icona incorruttibile che Warhol finisce per serigrafare in migliaia di repliche. Come personaggio l'ho affrontato da attrice, magari ridendo sul mio corpo e la mia personalità differente, mentre lei se lo era cucito addosso».
La regia di Michela Marelli propone un montaggio quasi cinematografico alternato tra l'apparente apice della notorietà pubblica e l'intima discesa agli inferi di Marilyn Monroe durante la realizzazione del film Quando la moglie è in vacanza.
FRAMMENTI DI VITA
E lo spettacolo monta frammenti di vita, fino a costruire un documentario, scavando nei sentimenti a partire dall'assenza del padre, dal passaggio in orfanotrofio, fino al clamoroso successo, raccontando la vita privata tumultuosa, a tratti segreta e inquietante.
«Ci sono parti in cui sono Marilyn e parti in cui Lucilla attrice si confronta con il personaggio Marilyn spiega Giagnoni È un personaggio che ha costruito perfettamente e che le costava tantissima fatica. Era sempre in ritardo perché ci metteva anche 9 ore per essere luminosa come non poteva non essere. Quindi questo lavoro è anche un discorso sul femminile, sulla potenza dell'immagine e soprattutto sulla drammaticità del personaggio teatrale. Perché Marilyn è tragedia e al tempo stesso poesia, è un perfetto personaggio pirandelliano che lavora sulla propria costruzione e alla fine non ha una identità».
Giambattista Marchetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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