LA VISITA
SANT'AGATA BOLOGNESE
Altro che ristoranti pluristellati: cosa meglio

Martedì 17 Ottobre 2017
LA VISITA
SANT'AGATA BOLOGNESE
Altro che ristoranti pluristellati: cosa meglio di una fabbrica-modello potrebbe ospitare una cena molto speciale. Nemmeno la fantasia più fervida avrebbe potuto ipotizzare un ambiente più esclusivo e prezioso, almeno agli occhi degli appassionati di automobili. Soprattutto in una località Sant'Agata Bolognese che non sembra votata a eventi di risonanza internazionale, se non fosse per un dettaglio: in questo borgo di 7.300 abitanti adagiato nella pianura emiliana, laborioso ma non certo prodigo di attrattive storico-culturali, si è concretizzato il sogno di Ferruccio Lamborghini, imprenditore visionario che nel 1963 decise di diversificare come direbbero oggi gli economisti affiancando alla produzione dei trattori che l'aveva reso ricco a famoso, quella di supercar sportive in grado di competere con le Ferrari.
Idea che, secondo una leggenda confermata dall'interessato ma sempre negata da Enzo Ferrari, sarebbe maturata proprio dopo una discussione con il Drake delle cui auto Ferruccio cliente affezionato ma esigente non gradiva la rumorosità e gli interni troppo essenziali.
Ancora oggi, le straordinarie vetture che hanno reso celebre nel mondo il simbolo del Toro ispirato al segno zodiacale del fondatore escono dallo stabilimento costruito 54 anni fa nel cuore della Motor Valley, sul confine tra le province di Bologna e Modena.
IL FASCINO DI MIURA
Un impianto all'avanguardia allora come oggi, grazie agli investimenti del gruppo Audi che ha acquisito la Lamborghini nel 1998, avviando una progressiva ristrutturazione che ha portato anche alla creazione del Museo Lamborghini, emozionante carrellata tra tanti gioielli di indiscussa bellezza basti pensare a un'icona assoluta come la Miura su cui è stata costruita una storia ormai diventata leggenda. Proprio nella fabbrica, in mezzo alle linee di montaggio che ogni giorno sfornano 6 Aventador S e 12 Huracàn è stata allestita con raffinata eleganza la tavolata più lunga alla quale ci sia mai capitato di prendere posto assieme a un'altra ottantina di commensali.
Una location e un allestimento fuori dal comune per celebrare degnamente un doppio evento eccezionale: la nascita di una nuova Lambo destinata alla clientela sportiva e il matrimonio tra due assolute eccellenze del mondo del lusso come la Lamborghini stessa (o meglio la sua Squadra Corse) e Roger Dubuis, uno dei brand più prestigiosi ed esclusivi dell'alta orologeria svizzera che per l'occasione ha realizzato Excalibur Aventador S, orologio iper-tecnologico declinato in due versioni con tiratura limitata a 88 e 8 esemplari e prezzi non molto distanti da quelli della vettura alla quale sono dedicati.
Un concentrato di lusso, tecnologia ed esclusività coerente con i contenuti dell'altra protagonista della serata, la Huracán Super Trofeo Evo, evoluzione profonda della Lp 620-2 Super Trofeo presentata tre anni fa e pronta a scendere in pista nell'edizione 2018 del campionato monomarca che quest'anno ha aggiunto ai tradizionali appuntamenti continentali (Europa, Asia e Nord America) anche il Medio Oriente, con una gara ad Abu Dhabi e due a Dubai.
PERFORMANTE STRADALE
La configurazione della nuova vettura è stata realizzata con l'obiettivo di garantire prestazioni ed emozioni paragonabili a quelle di un campionato GT3 l'altra manifestazione agonistica in cui Lamborghini è presente ma a costi nettamente inferiori. Un'evoluzione impostata su due pilastri tecnologici, l'aerodinamica ricercata e i materiali ultra leggeri, come ha spiegato il Chief technology officer Maurizio Reggiani: «Gli stessi che hanno ispirato la realizzazione della Huracán Performante stradale, le cui prestazioni senza compromessi si basano sui materiali compositi e sulla ricerca della massima efficienza aerodinamica». La carrozzeria in fibra di carbonio dai componenti completamente ridisegnati, la pinna longitudinale sul cofano posteriore ereditata dalle vetture di Formula 1 e dai prototipi Classe LMP1 della 24 Ore di Le Mans sono solo alcune delle modifiche che consentiranno ai piloti del monomarca sensazioni di guida e prestazioni ancora più appaganti, garantendo anche una maggiore sicurezza.
La costante evoluzione del prodotto è un punto fermo delle strategie Lamborghini, e il prossimo futuro ne offrirà una dimostrazione inequivocabile. In un'area contigua agli edifici storici è pronta anche se ovviamente off limits per i non addetti ai lavori una nuova linea di montaggio, una delle prime della galassia Audi ispirata ai principi della fabbrica 4.0. Qui è in fase di decollo il primo modello di una specie inedita, quella dei super-Suv sportivi: il Lamborghini Urus che sarà svelato al mondo, sempre a Sant'Agata, il 4 dicembre, per poi iniziare una carriera che dovrebbe culminare nel raddoppio delle vendite del marchio rispetto al record delle 3.457 consegne stabilito nel 2016.
Giampiero Bottino
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